Alfa Romeo Firsts: la prima Alfa a otto cilindri
La P2 è stata la prima Alfa Romeo della storia a montare un motore a otto cilindri in linea. È anche stata la prima creazione di Vittorio Jano, giunto al Biscione dalla Fiat grazie alla raccomandazione di un certo Enzo Ferrari. Dei sei esemplari di P2 costruiti, oggi ne rimangono solo due: il primo – in configurazione originale – è conservato al Museo Alfa Romeo di Arese, mentre il secondo – in versione 1930 – è al Museo dell’Automobile di Torino.
POTENZA E AERODINAMICA. Questa vettura da competizione era inizialmente alimentata da un solo carburatore, presto sostituito da due Memini che consentivano al propulsore due litri – sovralimentato con distribuzione bialbero in testa a cascata di ingranaggi – di erogare 140 cavalli a 5500 giri, uno dei regimi più elevati per l’epoca. Siamo nel 1924: nell’ultima versione del 1930, il Cuore Sportivo della P2, arriverà a 175 cavalli. La carrozzeria a forma di siluro ha due posti – quello di destra per il pilota e quello di sinistra per il meccanico – sfalsati tra loro per restringere il più possibile la sezione maestra; la maschera del radiatore è arrotondata e, per favorire l’aerodinamica e la P2 ha anche il sottoscocca carenato. Pesa 750 kg e raggiungere i 225 km/h.
I SUCCESSI. Il debutto nelle corse avviene alla 200 Miglia di Cremona, dove – guidata da Antonio Ascari – trionfa ad oltre 158 km/h di velocità media siglando pure il record mondiale sui dieci chilometri lanciati con una velocità di 195 km/h. Da qui al 1930 vincerà ben 19 gare, tra cui svariati Gran Premi, oltre che il primo Campionato del Mondo Costruttori, la Targa Florio con Achille Varzi e svariate corse in salita con Tazio Nuvolari.