2021, l’almanacco degli anniversari motociclistici

2021, l’almanacco degli anniversari motociclistici

Se vai in cartoleria, se ci vai ancora intendo, di calendario tutt’al più trovi giusto quello coi martiri. Fantastico, se sei un appassionato di religioni. Ma mettiamo che sei un malato di motori, come noi. E volessi sapere cos’è successo a Mandello, chessò, un secolo fa. O a che santo appellarti quando vai a ritirare la tua moto nuova. Non ti preoccupare, eccoti una manciata di ricorrenze centaure che non puoi assolutamente mancare. Oltre a una scheda del patrono di tutti noi, motociclisti e contenti. 

Moto Guzzi 100 anni

100 ANNI FA. La Moto Guzzi viene fondata da un manipolo di ex piloti dell’aeronautica (di qui il simbolo dell’aquila che vola sui serbatoi). Moto iridata, è stata il cavallo di battaglia di interi corpi delle forze dell’ordine. E la musa prediletta da artisti e cantanti. Come Claudio Villa che, per partecipare al Festival di Sanremo, saliva a Trastevere e smontava all’Ariston. Per festeggiare il suo primo secolo la Guzzi ha pensato a una mega festa, ovviamente a Mandello (le GMG, Giornate mondiali Moto Guzzi, in programma dal 9 al 12 settembre). Intanto beccati le serie limitate con la Livrea Centenario. 

75-anni-Vespa

75 ANNI FA. La Vespa, lo scooter più famoso del mondo nasce nell’immediato dopoguerra. Grazie al genio di un ingegnere abruzzese appassionato di riciclo meccanico. Infatti Corradino D’Ascanio (nato 130 anni fa tondi tondi) mise insieme questa icona del design piazzando davanti la sospensione (in scala ridotta) dei carrelli dei caccia di bellica memoria e dietro il motore che serviva per avviarli. 

Gilera-Saturno

70 ANNI FA. In sella a una Gilera Saturno, Libero Liberati vinceva sul Circuito dell’acciaio (nella sua Terni). Questo tracciato era la sua palestra. Era qui, infatti, che il Ternano Volante metteva alla prova i limiti suoi e della sua moto. Ed è qui che, in una sfortunata mattina del 1962, fece la sua uscita di scena. 

lugo-ricorda-fabio-taglioni-

65 ANNI FA. La distribuzione desmodromica dell’ingegner Taglioni viene montata per la prima volta sulla Ducati 125. E da allora, dalle moto di Borgo Panigale, non è più scesa. Il vantaggio di questa arzigogolata soluzione meccanica? Regolarità di funzionamento agli alti regimi, dettaglio non secondario per le ‘rosse’ a due ruote, reginette di Superbike e MotoGp. 

20 ANNI FA. Eh sì, era il 2001 quando il team Carin, con la coppia italo-texana espugnava Suzuka dopo 8 interminabili ore di pieghe e staccate. Ma mentre Colin Edwards su quella moto si sentiva a casa (visto che la Honda bicilindrica quattro tempi era la sua Superbike), il dottore pesarese, altrimenti noto come Valentino Rossi, di mestiere guidava ancora le 500 (con cui, proprio in quell’anno, vinceva l’ultimo mondiale a due tempi). 

Malaguti

10 ANNI FA. È già passata una decade da quando Malaguti ha chiuso gli stabilimenti a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna. E pensare che da lì, dagli Anni ’70 in poi, è uscita una serie di bombe sexy da capogiro. Primo fra tutti il tubone per eccellenza, il Fifty, che sopravvive a ere e mode arrivando fino agli anni ’90. O l’anti Booster made in Italy, il Phantom. Baricentro basso, look aeronautico, un missile da città. 

San-Colombano

IL SANTO. Di origine irlandese, Colombano, sant’uomo medievale, visse in tempi difficili. Come sia diventato patrono dei motociclisti è cosa ignota. L’agiografia più attenta evidenzia una passione per macinar chilometri e cita questo storico viaggio che il Nostro fece nell’anno del Signore 614. Partenza da Milano (ritrovo in Duomo), si costeggiano Ticino e quindi il Po, dunque si risale la valle del torrente La Versa fino a Canevino, in alta Val Tidone, e su ancora fino al Monte Penice. Valicato l’omonimo passo si ridiscende in Val Trebbia. L’arrivo a Bobbio è previsto in serata. Pranzo al sacco. Amen. 

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