10 (cilindri) e lode: BMW M5 V10

10 (cilindri) e lode: BMW M5 V10

La storia della BMW M5 inizia dalla M1 del 1978, si precisa nei suoi contorni con la “E28” e si consolida con la “E34”, la prima a raggiungere il magico livello dei 250 orari auto-limitati. Mentre tutte le serie precedenti erano equipaggiate con un motore sei cilindri in linea, la famiglia E39 (1995) tocca un primo apice grazie a un corposo 8 cilindri a V di 4,9 litri da 400 cavalli. La serie successiva, E60 (2004), si caratterizza per il controverso design messo a punto da Chris Bangle. Nondimeno la versione M spicca per il raggiungimento di un traguardo maiuscolo. La nuova versione sviluppata dal reparto sportivo M-GmbH è disponibile sia berlina (E60) sia Touring (E61) e nella più seducente anima sportiva della Serie 6 Coupé (E63) e Cabrio (E64). Ha carreggiate allargate per consentire il montaggio di cerchi in lega da 19” e monta un vero “super-motore”: si tratta dell’unità S85M50 con frazionamento a 10 cilindri, nato sulle ceneri del progetto M8 del 1990 (che utilizzava il possente 12 cilindri S70 progettato da Paul Rosche).

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OLTRE GLI 8.000 GIRI. Il V10 ha V aperta a 90°, 4.998 cc, basamento in alluminio e silicio, testate in alluminio e distribuzione con quattro valvole per cilindro integrata con un sofisticato sistema di fasatura variabile. Il possente motore ha anche aspirazione con farfalle singole, lubrificazione con quattro pompe olio e accensione e iniezione integrate. La potenza massima è di 507 CV a 7.750 giri (la zona rossa del contagiri inizia a 8.250 giri) e un valore di coppia massima di 521 Nm a 6.100 giri; questo significa ben 101,44 Cv litro. Il motore è una primizia anche dal lato scarico per la presenza del dispositivo Valvetronic con valvole speciali per il controllo del flusso in uscita. Questo determina anche un particolare sound dai quattro terminali che nella guida sportiva assume una tonalità molto coinvolgente. In condizioni normali l’elettronica limita l’erogazione fino a un picco di 400 Cv ma con la pressione di un tasto sul volante è disponibile tutta la cavalleria come da scheda tecnica.

NON PESAVA POCO MA ANDAVA MOLTO FORTE. Il generoso 10 cilindri è accoppiato alla trazione posteriore attraverso due tipi di cambio: meccanico a sei marce o semiautomatico a sette rapporti. Considerate le prestazioni di cui è capace le molle dell’assetto (le sospensioni prevedono lo schema MCPherson all’anteriore e struttura multilink al posteriore) sono più rigide e gli ammortizzatori hanno un range di escursione inferiore. A discapito di un peso non indifferente (M5 berlina 1.855 kg; M5 Touring 1.955 kg; M6 Coupé 1.785 kg; M6 Cabriolet 2.005 kg) lo scatto da 0 a 100 km/h avviene nei dintorni dei 4,5 secondi e da 0 a 200 in circa 13; la velocità massima è autolimitata a 250 km/h (ma senza il limitatore l’ago del tachimetro può arrivare a 330). Dall’estate 2005 al 2010 sono state prodotte oltre 19.500 M5 berlina, poco più di 1.000 unità Touring e circa 14.150 esemplari di BMW M6.

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