YRHC, il club dei campioni (e delle loro moto)


YRHC, il club dei campioni (e delle loro moto)


Quando Valentino Rossi ha detto “mi ritiro”, qualcuno, dall’altra parte del mondo ha subito preso in mano la cornetta. E ha detto alla segreteria di chiamare tutti a rapporto. In pochi minuti la sala riunioni più segreta della Yamaha era strapiena. E il bello è che nessuno sapeva cosa aspettarsi. Certo, la notizia del ritiro di quel ‘Dottore’ che aveva trovato l’antidoto all’invecchiamento del Motomondiale era stata decisamente una bomba. Ma da qui a essere convocati d’urgenza… Comunque sia l’aria è tesa e nessuno parla. Poi a un certo punto il grande capo dice che bisogna far presto, che non c’è tempo da perdere. Qualcuno annuisce, qualcun’altro vorrebbe domandare perché. Ma nel dubbio annuisce anche lui. 

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UN DIVERSIVO COSÌ NON SI ERA MAI VISTO. Ecco, il colpo di scena a cui hai assistito allo stand Yamaha all’Eicma, è stato deciso in quella sala riunioni là. E no, non sto parlando della festa in pompa magna per il numero 1 travestito da 46. No, quello è stato solo un diversivo. Una copertura credibilissima per poter piazzare la vera bomba, l’YRHC (acronimo di Yamaha Racing Heritage Club), senza dare nell’occhio. Il fatto è che il ritiro di Valentino dalle corse ha messo Yamaha di fronte alla dura realtà del salto generazionale. Una specialità agonistica più rischiosa del carpiato. Perché questo gesto atletico prevede uno sforzo immane, quello di trasferire passione e competenze alla generazione che verrà. Esatto, è una specie di staffetta. Peccato però che se qualcosa va storto, non si perde una gara. Si perde la storia. Ecco perché in Yamaha hanno pensato a un club, un circolo iridato, dedicato a chi questa tradizione ce l’ha in garage. I collezionisti. Paolo Pavesio, direttore Marketing e Motorsport di Yamaha Europa lo dice chiaramente: “non vogliamo che queste icone stiano ferme. Per questo abbiamo pensato a un club che le riporti in vita. Per la gioia degli appassionati presenti e futuri”. Come? Offrendo la possibilità di trovare pezzi di ricambio originali a prezzi scontati, oppure mettendo a disposizione il know how degli esperti Yamaha quando il pezzo non c’è (stiamo parlando di oldtimer a due ruote, e pure da competizione) e bisogna inventarsi un piano B. E poi, finalmente, quando le armature saranno lucidate a dovere e i destrieri sellati come Yamaha comanda, si apriranno i giochi. Cioè gli eventi organizzati per riportare le bestie affamate di cordoli nel loro habitat naturale. In mezzo al pubblico. 

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PATTI CHIARI. Come tutti i circoli che si rispettino, anche all’YRHC non si entra se non si hanno le carte in regola. Sei per le stradali? Allora sappi che le due tempi da GP ammesse vanno dal ’55 al 2003, mentre Superbike e moto da campionato del mondo di Endurance dal 1987 al 2009. Preferisci le pozzanghere? Per le motocross si arriva al ’98, mentre le dakariane si spingono fino al 2007. 

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