WRC, le macchinine da rally imperdibili del 2024
È stata, come da tradizione, una prova ad altissimo tasso di spettacolarità, il Rally di Monte Carlo, che lo scorso weekend ha inaugurato la 52ª edizione del Campionato del Mondo Rally. I bolidi in scala reale, veri prodigi di ingegneria, sono sempre più veloci, e guidarli è un privilegio destinato ai pochi, pochissimi piloti in grado di sfruttarne appieno (e in sicurezza) l’enorme potenziale. Per tutti gli altri, ci sono le WRC… in miniatura. Ecco alcuni dei modellini freschi di lancio da non perdere per chi ha i rally nel cuore.
NOVITÀ (ANCHE) DALL’EUROPA DELL’EST. Proprio alla vigilia del Rally di Monte Carlo sono apparse numerose novità tra i modelli in miniatura dedicati alle auto da rally. Oltre all’esordio delle Rally 1 ufficiali che hanno corso nella scorsa stagione (Hyundai e Toyota della Ixo in scala 1/18 e 1/43, Ford della Solido in scala 1/18 e della Ixo in 1/43 e 1/18), si segnala lo sbarco in forze di miniature che rappresentano le auto da corsa dell’Est Europa, tra cui le Skoda Felicia kit-car e 130 LR, sempre protagoniste nelle classi di cilindrata inferiore, anche al Monte Carlo, e le Lada VTFS che, se nelle prove speciali del sud della Francia non hanno mai corso, ben si sono distinte all’Akropolis, al 1000 Laghi e addirittura in Nuova Zelanda. I prezzi spaziano dai 40 euro delle Ixo in scala 1/43 ai 55 euro delle Solido in 1/18 e ai 75 delle Ixo in scala 1/18.
CON TANTO DI PILOTA E NAVIGATORE. Un’altra novità di spicco è rappresentata dalla nuova serie di vetture vincitrici al Rally di Monte Carlo che la Ixo ha lanciato, in scala 1/43, in una confezione speciale con, anch’essi 43 volte più piccoli del vero, pilota e navigatore davanti alla miniatura dell’auto. Notevole la qualità della riproduzione non solo delle tute ignifughe, nelle loro colorazioni, ma anche dei lineamenti del viso e della capigliatura dei protagonisti. Per ora, questa nuova linea di prodotto include le tre Lancia Stratos coi colori dell’Alitalia di Sandro Munari vincitrici nel 1975-1976 e 1977, la Porsche 911 Carrera RS gruppo 4 di Jean-Pierre Nicolas, vincitore nel 1978, e la Lancia Stratos in livrea Chardonnet di Bernard Darniche, primo nel 1979. Costano circa 50 euro, dieci in più dei modelli della serie “standard” senza equipaggio.
PICCOLE, ANZI MINUSCOLE. Per chi ha una passione sconfinata ma poco spazio in casa, la tedesca Brekina ha una soluzione: le vetture da rally che hanno fatto la storia negli anni ’70 e ’80 in scala 1/87. Il che significa miniature da 5 centimetri di lunghezza ciascuna: difficile non trovarle posto in una vetrinetta in salotto, per esempio. La collezione, già ben nutrita, comprende Lancia Stratos, Fiat Abarth 131 Rally, Ford Escort RS 1800 e Opel Kadett GTE, nelle principali livree ufficiali e non, oltre alla Ford Sierra RS Cosworth gruppo A, proposta nei colori ufficiali, in quella Q8 del vicentino Gianfranco Cunico e nelle due varianti portate in gara da Didier Auriol al Tour de Corse 1987 e 1988. La serie promette di proseguire e di premiare i collezionisti più attenti, visto che alcune riproduzioni saranno proposte in edizioni limitate, come la Stratos di “Tony” Fassina vincitrice al Sanremo 1979, o la Kadett GTE di Jean-Louis Clarr protagonista al Tour de Corse del 1976.