Volkswagen Golf R: vent’anni di performance

VENT’ANNI DI R. Giunta alla sua ottava generazione, la Volkswagen Golf si prepara al suo cinquantesimo compleanno nel 2024. Ma, nel frattempo, a Wolfsburg si preparano i festeggiamenti celebrando i vent’anni della variante più estrema e sportiva: quella denominata “R”. Arrivata nel 2002 sulla Golf della quarta serie, la versione “definitiva” ossia caratterizzata da massime prestazioni, superiori a quelle riservate dal più famoso pacchetto GTI, ha firmato nell’ultimo ventennio le due volumi più potenti della Casa tedesca. Dal 6 cilindri a V alla trazione integrale, passando per assetti dedicati, la Golf ha visto decisamente crescere le sue performance negli anni, ma vediamo nel dettaglio le evoluzioni del modello.

GOLF R32, IL PRIMO BOLIDE. Nata nel 1997, la quarta generazione della Volkswagen Golf si può dire che fosse orfana di performance, la prima GTI da 150 CV (poi portata a 180 con un aggiornamento) non colmava del tutto il vuoto lasciato dal 6 cilindri della versione VR6 degli anni 90. Dunque, nel 2002 a Wolfsburg hanno pensato di riempire questo “gap” lanciando un vero e proprio bolide: la Golf R32 (nella foto qui sopra). Simbolo delle hothatch di inizio secolo, aveva sotto il cofano un V6 di 3,2 litri (derivato dal celebre VR6) con 241 CV, che portava la due volumi a raggiungere i 247 km/h di velocità massima. A beneficiarne l’accelerazione che, anche grazie alla trazione integrale 4 motion (la GTI era anteriore), copriva lo scatto “0-100 km/h” in 6,6 secondi. Questa vettura fu anche la prima a ricevere la frizione a controllo elettronico Haldex, che distribuisce in modo continuo e variabile la coppia motrice sulle diverse ruote. Era riconoscibile per la sua livrea blu, l’assetto specifico e i cerchi maggiorati da 18 pollici; la R32 era inizialmente proposta con il cambio manuale a 6 marce, per poi ricevere nel 2003 anche il cambio automatico a doppia frizione DSG.

PER NOVE CAVALLI IN PIÙ. La seconda edizione della Volkswagen Golf R32 del 2006 (nella foto qui sopra), basata sulla quinta generazione della compatta tedesca, rimase fedele al V6, ma grazie ad aggiornamenti raggiunse i 250 CV di potenza massima. Oltre alla potenza non ci sono differenze sostanziali rispetto al modello precedente: partendo da fermo si raggiungono i 100 km/h in 6,5 secondi (6,2 con il DSG), mentre i reparti trasmissione e sospensioni vengono ammodernarti, pur restando fedeli alle soluzioni proposte dalla prima serie; per esempio, viene mantenuto lo schema McPherson all’anteriore e multilink al posteriore per quanto riguarda l’assetto della vettura.

RIVOLUZIONE TURBO. Nel 2009 per la Volkswagen Golf R (nella foto qui sopra) arriva la rivoluzione, oltre al nome della versione (denominata da quell’anno solo R e basata sulla Golf di sesta generazione,), arriva soprattutto il 4 cilindri turbo di 2 litri a e sostituire il V6 aspirato. Con il downsizing il nuovo propulsore alza decisamente l’asticella della performance: grazie alla sovralimentazione e l’iniezione diretta ora la potenza è di 270 CV mentre lo “0-100” è coperto in soli 5,7 secondi (5,5 con DSG); la coppia massima viene portata a 350 Nm, 30 in più rispetto al sei cilindri. Un’altra novità riguarda le sospensioni, il modello vede infatti l’introduzione degli ammortizzatori a controllo elettronico, con tre diverse tarature di assetto a disposizione (come optional).

QUOTA 300. Con la settima generazione della Volkswagen Golf e la rispettiva quarta serie marchiata R uscita nel 2013 (nella foto qui sopra), la due volumi tedesca raggiunge i 300 CV e 380 Nm di coppia. La dose in più di potenza deriva da nuove soluzioni tecniche come l’inserimento dell’intercooler direttamente nel collettore di aspirazione, un nuovo sistema di alimentazione e il collettore di scarico raffreddato ad acqua. Di serie viene equipaggiata con il DSG mentre sono necessari solo 4,9 secondi per raggiungere i 100 km/h, un’accelerazione equivalente alle supercar del tempo. Inoltre, troviamo su questa versione il sistema di sterzo progressivo e i fari di tipo bi-xeno.

POTENTE MA SENZA ESAGERARE. L’attuale Volkswagen Golf R (nella foto qui sopra), quinta della serie, basata sulla Golf di ottava generazione, resta fedele al turbo benzina 2.0 TSI (dal nome in codice EA888), ma qui raggiunge i 320 CV di potenza e i 420 Nm di coppia, per uno “0-100” in 4,7 secondi. L’ultima Golf R era definita la più potente di sempre, ma, nonostante ciò, mantiene un look aggressivo ma non esagerato, e lo conferma la carrozzeria proposta solo in variante a 5 porte. Lo scarico Akrapovic e lo spoiler posteriore accentuano il DNA sportivo della vettura mentre l’estrattore sulla coda aumenta l’effetto suolo e migliora la stabilità dell’auto a velocità più elevate. Sempre per migliorare la guidabilità del veicolo, il sistema 4motion riceve il controllo dinamico della trazione a cui si aggiungono freni maggiorati, molle e barre stabilizzatrici anteriori e posteriori più rigide.

20 ANNI DI R. Per festeggiare i vent’anni della Golf R, la Volkswagen quindi ha deciso di celebrare l’anniversario lanciando l’edizione speciale e limitata denominata 20 Years. Il modello diventa la versione più potente proposta al mercato grazie ai suoi 333 CV di potenza massima. Esteticamente la vettura si riconosce subito per la livrea, blu con cerchi neri oppure bianca con cerchi blu, i badge commemorativi e la proiezione del logo 20 R sull’asfalto all’apertura delle portiere; cerchi con design specifici da 19 pollici (denominati Estoril) sottolineano l’unicità del veicolo. Questa limited edition ha di serie inoltre il pacchetto R-performance, equipaggiamento che comprende: il torque vectoring, (sistema che gestisce l’erogazione anche tra le ruote posteriori tramite una frizione multidisco), 5 differenti modalità di guida e una velocità massima di 270 km/h (normalmente la Golf R è autolimitata a 250Km/h). Nell’abitacolo troviamo inserti in fibra di carbonio, mentre i sedili sportivi sono rivestiti in pelle Nappa con impunture blu. La Golf R 20 Years sarà disponibile fino alla metà del 2023, con le vendite che partiranno da giugno 2022.