Vespa, elettrica: continua a pungere in città
Chissà poi perché, ma non ha sorpreso nessuno. Quando in redazione è arrivata la notizia che la nuova Vespa Elettrica si era appena guadagnata la menzione d’onore della giuria internazionale del Compasso D’Oro, a tutti è sembrata una cosa normale. Forse perché lo è. In questi tempi strani, di cambiamenti che sembrano isterici e invece sono semplicemente epocali, l’idea che uno scooter nato nel secolo scorso mettendo insieme residuati di una guerra combattuta dai nonni, impacchettati in una linea con un vitino tanto sottile da farla chiamare come il puntuto insetto, originalmente motorizzata dall’ormai esorcizzato due tempi (per poi diventare quattro e adesso elettrica) e, come se non bastasse, rimasta italiana per tutto questo tempo, be’ un premio ‘alla carriera’ lo merita eccome. E cosa c’è di meglio di questo che, ideato nel 1954 da Gio Ponti per celebrare il design nostrano, è diventato quello che neanche l’Oscar di Hollywood rappresenta (e cioè un premio davvero internazionale)? Ma ormai a Pontedera ormai sono abituati, visto che l’ultima menzione è arrivata nel 2016 con l’iconica 946 (l’avevi vista vestita da influencer?).
LO SCOOTER PIÙ ELETTRIZZANTE. L’idea di Corradino D’Ascanio nasce nel 1946 per rimettere in carreggiata un Paese, l’Italia, povero, ma sognante e nel corso della sua lunga storia (siamo quasi a quota 75 anni) è diventata icona di ragazzi scapigliati e mezzo indispensabile per colletti bianchi altrimenti imbottigliati in città che, nel frattempo, hanno sviluppato allergie a polveri più o meno sottili e a monossidi vari. La linea di questa Elettrica è quella che conosci già. Ma te lo dico perché con questo nuovo abbinamento cromatico della scocca, con i bordi evidenziati da una tinta accesa, sembra addirittura un altro mezzo. Il tecnico che c’è in te, però, ha già notato che manca qualcosa in zona marmitta… La Vespa Elettrica è disponibile in due versioni, da 45km/h (omologata come ciclomotore) e da 70km/h. Sei a Milano e vuoi vederla? Fino al 16 settembre la trovi all’ADI Design Museum.