Vanquish Callum 25: affinamento d’autore
Come sarebbe un’auto d’epoca, vintage o anche solamente una modern classic, se fosse stata disegnata e progettata con le tecnologie disponibili al giorno d’oggi? Difficile dare una risposta univoca: certo i restomod più pregiati seguono la filosofia dell’auto originale modernizzando tutto ciò che riguarda tecnologia e componenti meccaniche, ma si tratta pur sempre di un interpretazione soggettiva. Almeno che chi metta le mani su un’icona del passato non sia proprio la stessa persona che ne tratteggiò le forme decenni prima. Come Ian Callum, ex direttore del design Jaguar (e designer, a suo tempo, proprio di questa Aston Martin Vanquish), ora a capo della sua design company ‘Callum Design’ e la sua ultima ‘fatica’ l’Aston Martin Vanquish Callum 25.
I PARTICOLARI FANNO LA DIFFERENZA. La GT a dodici cilindri lanciata sul mercato nel 2001 è stata così rivista in 350 componenti, dai dettagli della carrozzeria alle finiture degli interni passando per la dinamica di guida secondo le indicazioni di Ian Callum in persona. Il tutto è stato trasformato in realtà da R-Reforged, brand di proprietà di AF Racing e partner di Aston Martin nella produzione della ‘nuova’ V12 Zagato e nello sviluppo della hypercar Valkyrie. Con l’obiettivo di perfezionare la coupé senza stravolgerne le proporzioni, Ian Callum è intervenuto con modifiche delicate concentrate agli estremi della carrozzeria: davanti i fari sono stati sostituiti da moderni proiettori a led e i fendinebbia hanno lasciato spazio a nuove prese d’aria per l’impianto frenante. Nuova anche la mascherina rifinita in fibra di carbonio, più grande e aggressiva dell’originale. Anche i fanali posteriori sono stati sostituiti da moderne unità a led mentre all’estremità inferiore si trova un nuovo diffusore in fibra di carbonio con i due grandi terminali di scarico integrati. Non mancano poi inedite minigonne, sempre in carbonio, e cerchi in lega maggiorati da 20” in tre nuovi design.
TECNOLOGIA DI OGGI. Anche l’abitacolo è fedele alla versione di serie, sebbene sia stato totalmente rivisto con nuovi rivestimenti personalizzabili nei colori e nelle finiture, un nuovo volante più sottile e un moderno sistema multimediale con le ormai ‘indispensabili’ connessioni agli smartphone. Al centro poi si nota una grande differenza con l’originale: la leva del cambio manuale. La Vanquish non fu mai offerta con tre pedali, ma unicamente con un lento cambio robotizzato a sei rapporti: per la sua rivisitazione Ian Callum ha così deciso di offrire la possibilità di aggiornare la trasmissione con una nuova unità manuale o automatica con convertitore di coppia.
TRA LE CURVE. Una modifica fondamentale per godere appieno del sei litri V12 aspirato da 580 cv (60 cv in più dell’originale) che si abbina a una lunga serie di aggiornamenti meno visibili ma altrettanto importanti per migliorare la guidabilità della Vanquish sui percorsi tortuosi. Lungo oltre 30mila chilometri di test, i tecnici di R-Reforged hanno donato alla Vanquish un assetto totalmente rivisto: ora siede 10 mm più in basso, la carreggiata è stata allargata di 6 cm e ci sono nuovi ammortizzatori Bilstein e barre antirollio più rigide.
A NUMERO CHIUSO. Come suggerisce il nome l’Aston Martin Vanquish Callum 25 verrà realizzata in soli venticinque esemplari a partire dal mese di settembre di quest’anno. Il prezzo del pacchetto di modifiche non è stato comunicato.
