Monterey Car Week, tutte le novità del 2023

ZENVO AURORA. La casa danese è tornata alla ribalta con la Aurora, una hypercar dal design “letale” e con un motore altrettanto brutale, un V12 quadriturbo da 6,6 litri di cilindrata che grazie a un piccolo aiutino elettrico arriva a quota 1.850 cavalli. Il limitatore è posto a ben 9.800 giri e la velocità massima dichiarata è di 450 km/h. L’Aurora e la sua monoscocca in carbonio serviranno da base per future hypercar più compatte, V6 o V8, ma non per una elettrica, disdegnata dai clienti Zenvo.

FORD MUSTANG GTD. La Ford ha sbalordito parecchie persone con l’ultima Mustang Gran Turismo Daytona, la più selvaggia di sempre, nata – come spiega orgoglioso il CEO Jim Farley – per far sudare colossi come AMG, Porsche e Aston. È praticamente una versione GT3 ulteriormente preparata, ma con la targa. Sotto il cofano c’è un 5.2 litri sovralimentato da 800 cavalli. Completano l’opera cerchi in magnesio, carrozzeria in carbonio, sospensioni pushrod, aerodinamica attiva e un’ossessione per il ‘Ring. 

LOTUS TYPE 66. Orientata alle corse è anche la Lotus Type 66, nata da un progetto commissionato da Colin Chapman stesso negli anni ’70 ma mai sviluppato. A Hethel produrranno dieci esemplari di questo mostro da Can-am, mosso da un V8 da 830 cavalli con pistoni e bielle moderni, Abs, parti in carbonio e un telaio in estrusi d’alluminio. Costerà 1.3 milioni di dollari, e si prospetta come una delle più eccitanti creazioni ‘moderne’ da guidare. 

GUNTHER WERKS TOURING TURBO. L’ultimo restomod Porsche della Gunther Werks, sempre su base 993, è mosso da un flat six 4.0 elaborato dalla Rothsport Racing, più pepato del solito grazie ad una coppia di turbo che scarica sulle ruote posteriori 750 cavalli attraverso un cambio manuale a sei marce. I deboli di cuore sono avvisati. Essendo basata sulla Project Tornado la Touring Turbo dovrebbe aggirarsi sui 1.250 chili di peso grazie ad una profusione di carbonio; notevoli la qualità degli interni e il bellissimo ducktail in carbonio al retro. 

MASERATI MCXTREMA. La aspettavano in molti. È l’erede della MC12 Corsa e di certo non meno veloce grazie al V6 Nettuno portato a 730 cavalli, un cambio sequenziale a sei marce, un peso ridotto e un’aerodinamica studiata nei minimi dettagli per schiacciare a terra quella carrozzeria incredibilmente cattiva. Tutti i 62 esemplari sono già stati venduti, e saranno utilizzabili esclusivamente in pista. 

LAMBORGHINI LANZADOR. Il primo veicolo completamente elettrico della Lamborghini è una sorta di suv-Coupé slanciata che sarà prodotta dal 2028 in avanti. Unisce alcuni tratti della Urus a dettagli ripresi dalla Countach moderna e dalla Revuelto, aggiungendoci il linguaggio stilistico dei modelli futuri. La Lanzador avrà più di 1.350 cavalli, ospiterà quattro persone e promette un coinvolgimento al volante invidiabile.

THE LITTLE CAR COMPANY BLOWER JR. L’azienda inglese è nota per le sue sportivette ‘classiche’, reinterpretazioni in scala 3 a 4 di icone del passato e mosse da piccoli motori elettrici. L’ultima creazione è stata svelata a Monterey, una Bentley Blower più piccola del 15% rispetto all’originale del 1929, omologata su strada e in grado di raggiungere i 72 km/h. Costa come sempre un patrimonio (più di 100.000 sterline) ma l’aspetto è riuscitissimo e la cura dei dettagli ammirevole.

ROLLS ROYCE DROPTAIL LA ROSE NOIRE. Ispirata ad una particolare tipologia di rose francesi, costa 25 milioni di dollari (!) ed è la prima di sole quattro creazioni commissionate da altrettanti affezionati del marchio. E’ basata (come la Sweptail e la Boat Tail) su un telaio completamente nuovo in alluminio, carbonio e acciaio, avvolto da una carrozzeria indubbiamente elegantissima. Gli interni sono il frutto di due anni di progettazione, impreziositi da una qualità sbalorditiva e con un cruscotto che in realtà è un’opera d’arte su misura.

FERRARI 812 COMPETIZIONE ONE-OFF. Non è davvero un nuovo modello, meccanicamente non cambia nulla (anche se 830 cavalli a 9.250 giri penso bastino), ma è un’edizione unica della 812 Competizione. Verrà battuta all’asta al prossimo Ferrari Gala a New York, e il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Il giallo della carrozzeria è solcato da linee nere (in un appropriato Nero DS Sketch) tracciate dallo stesso Flavio Manzoni, a rievocare le bozze per un nuovo design, persino sui sedili e con appunti come se fosse davvero un foglio bianco dalla quale partire.