Tipo Folgore e il ritorno in pista “nominale” di Maserati
DALL’ESPERIENZA DI DS. “Tipo Folgore”. È il nome della monoposto per la Formula E della Maserati. Che è un po’ come dire “tipo costruttore”, nel senso che grazie alle pieghe del regolamento la casa modenese figura come produttore ufficiale pur non avendo mai fabbricato un modello elettrico e pur debuttando solo quest’anno nel circuito a “zero emissioni”. Ma Maserati beneficia delle sinergie interne al gruppo Stellantis, con DS “capofila” del progetto, che ha tra l’altro già vinto non solo gare, ma anche titoli a squadre e individuali.
PICCO DI RIGENERAZIONE. Giovanni Sgro, capo della divisione Corse della casa modenese, ne è consapevole: “Per noi l’esperienza di DS costituisce un grosso vantaggio”. Maserati debutta nella nona stagione, la prima della Gen3, il bolide elettrico più potente della ancora giovane storia del la categoria: 350 kW e oltre 320 km/h di velocità massima. Per la prima volta le monoposto – identiche per tutte le scuderie (11 quelle iscritte al prossimo campionato, una in meno rispetto al massimo previsto) – hanno due motori, ma non la trazione integrale: quello anteriore è destinato alla sola rigenerazione dell’energia, almeno il 40% di quella indispensabile per arrivare al traguardo.
CARTE RIMESCOLATE. Con la presentazione della vettura e l’iscrizione alla nona stagione Sgro conferma che il primo obiettivo, quello di tornare alle corse, è stato raggiunto. “Sulle nostre spalle grava una grande responsabilità – ammette il manager – perché nel Dna di Maserati ci sono le vittorie”. Ma il secondo obiettivo è quello di avere una scuderia “estremamente competitiva”. Del resto, buona parte della struttura con la quale la Maserati affronterà il mondiale viene dalla Rokit Venturi, che usava le monoposto costruite da Mercedes ed era competitiva al punto di portare l’italo svizzero Edoardo Mortara fino al platonico titolo di vice campione del mondo, lo stesso ottenuto anche dalla squadra. Dopo l’intesa con Maserati, il team Rokit Venturi ha preso il nome MSG Racing. Come Ceo, però, non c’è più Susie Stoddart, moglie di Toto Wolff, cioè dell’artefice dei successi Mercedes in F1. E non compare più in organico neppure il team principal, il belga Jerome D’Ambrosio, sostituito dal britannico James Rossiter, che era già direttore sportivo della DS. In buona sostanza, quindi, la Maserati mette il nome a un’organizzazione preesistente, come fa l’Alfa Romeo con la Sauber in F1.
PILOTI ASSORTITI. Edoardo Mortara (a destra nella foto), quattro successi la scorsa stagione e già vice campione del mondo, verrà affiancato da Maximilian Günther, il tedesco che aveva fatto bene con BMW Andretti, diventando il più giovane vincitore di un ePrix, ma che poi con la Nissan aveva conquistato appena sei punti.
TRA ITALIA, FRANCIA E MONACO. Anche se la presentazione della Tipo Folgore, in omaggio alla tradizione automobilistica del Tridente e come richiamo alla futura gamma elettrica Maserati, è avvenuta in piazza Grande a Modena, tutto il lavoro è stato svolto tra i quartieri generali di DS Performance in Francia e della MSG Racing nel Principato di Monaco. Le monoposto in livrea blu, con il tricolore che contorna l’abitacolo e ancora molti spazi liberi per eventuali sponsor, sono già state testate sulla pista Calafat. A Valencia, fra il 13 e il 16 dicembre, insieme con le vetture delle altre squadre, saranno protagoniste della sessione di prove ufficiali che anticipano l’avvio della nona stagione, in programma il 14 gennaio a Città del Messico. E Maserati ha due tre gare che può considerare “domestiche”: quella di Monaco, il 6 maggio, e le due di Roma, in agenda il 15 e 16 luglio.