FRATELLO MAGGIORE. Le auto Tesla stanno per essere affiancate da un fratello grande. Molto Grande. È il Semi, cioè un camion, ovviamente elettrico, che a pieno carico pesa oltre 37 tonnellate. Per la verità di questo mezzo si parla da tanto tempo. L’istrionico Elon Musk l’aveva annunciato nel 2017, prevedendo di iniziarne la produzione nel 2019. Poi, però ci sono stati il covid e la necessità di privilegiare la consegna della vetture che hanno rallentato tutto, Così sembrava che i primi Semi sarebbero usciti dall’impianto Tesla in Nevada nel 2023.
CAMBIO DI TEMPISTICA. Invece è di questi ultimi giorni l’annuncio che il primo di dicembre verranno consegnati i primi cinque Semi alla Pepsi, ai quali ne seguiranno altri 10 entro la fine del mese. Del resto il gigante americano delle bevande e del cibo ne ha ordinati 100, quindi è logico che goda della precedenza nelle consegne. Poi, seguiranno tutti gli altri che si sono già messi in lista per avere questo mezzo nelle loro flotte.
I MOTORI VENGONO DALLA TESLA 3. Secondo quanto divulgato dal costruttore, il semi può avere tre o quattro motori come quelli utilizzati utilizzati per la Tesla 3, per un totale di 1000 o 1300 CV, mentre l’autonomia può essere di 480 o 800 km, secondo la taglia delle batterie montate. Che possono essere ricaricate del 70% in mezz’ora con gli appositi Megacharger da 1500 kW (considerate che i Tesla Supercharger per le auto arrivano al massimo a 250).
SCATTO SPAVENTOSO. Sempre il costruttore dichiara che il Semi può mantenere la massima andatura consentita in autostrada anche con una pendenza del 5%, consuma meno di 2 kWh per ogni miglio (1,6 km) e, in quello che è l’uso medio di un veicolo di questo genere, permetterebbe di risparmiare 200 mila dollari (o 200 mila euro che è più o meno lo stesso) in tre anni. Quindi, di fatto, ripagandosi completamente in questo periodo. Non solo: a pieno carico scatta da 0 a 100 km/h in circa 20 secondi. Il che significherebbe, a grandi linee, che da vuoto potrebbe impiegarcene circa 5…
