Tesla Cybertruck: sarà omologabile?

Tesla Cybertruck: sarà omologabile?

Tre giorni dopo la presentazione con botto – e finestrino infranto – dell’ormai celeberrimo Cybertruck, Elon Musk, boss supremo di Tesla, ha affermato che sono stati preordinati oltre 200mila veicoli. La produzione – pare – inizierà non prima del 2022. Un numero di preordini sicuramente elevato, pari ad oltre il doppio dei preordini ricevuti per la Model 3 nello stesso lasso di tempo. Fra l’altro, per preordinare il Cybetruck bastano 100 dollari, quando per la Model 3 ce ne volevano 1000. Solo tra due anni sapremo se questi pre-clienti decideranno di diventare possessori effettivi di questo Cybertruck che promette percorrenze fino ad 800 km e la potenza necessaria per trainare un Ford F-150 mentre accelera in direzione opposta. Come se non bastasse, a capacità di carico da furgone – più di 2800 litri nel vano di carico – s’aggiungono prestazioni da hypercar visto che scatta da 0 a 100 Km/h in 2,9 secondi.

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PERPLESSITÀ. Questa delizia futuribile della tecnologia americana made in Silicone Valley, oltre ad aver incantato i social, ha sollevato alcuni dubbi circa le effettive possibilità di omologazione di un veicolo simile. Anche se le regole variano da paese a paese, esiste una regolamentazione ferrea a cui i produttori devono attenersi quando si tratta di progettazione di un nuovo veicolo.

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CAMBIERÀ? Ad esempio, è abbastanza improbabile che le ruote possano sporgere dai passaruota in quel modo: nell’ipotetica versione definitiva – specie per il mercato europeo – dovranno essere apportate modifiche per allineare maggiormente le ruote alla carrozzeria. Altre perplessità riguardano l’illuminazione: sia anteriormente sia posteriormente, le generose barre luminose a LED dovrebbero essere sostituite da apposite fanalerie omologabili. Lo stesso accadrà probabilmente anche per le luci sul tetto. Inoltre, dalle foto viste in rete, non è del tutto chiaro se i fanali posteriori sono in vista lateralmente – altra regola con cui doversi confrontare in fase d’omologazione USA.

Cybertruck 8ROBUSTO, MA SICURO? Poi c’è la questione della sicurezza. Musk si è soffermato a lungo nel decantare le qualità della carrozzeria in acciaio inossidabile e dei vetri in Armor Glass atti a garantire una resistenza da veicolo militare. Ma cosa accadrebbe in caso d’incidente? L’acciaio è resistente, ma l’assorbimento degli urti non è una sua peculiarità. Come verrebbe dissipata l’energia accumulata in caso di collisione? Esistono altresì regole severe che non ammettono l’uso di spigoli vivi nella progettazione dei veicoli, che oggi non può in alcun modo non tener conto della sicurezza dei pedoni sia in ambito urbano sia non. In aggiunta, se il vetro fosse davvero infrangibile, come si potrebbe prestare soccorso in caso d’emergenza ad eventuali occupanti intrappolati all’interno? Discorso analogo per la carrozzeria: come tagliarla agevolmente in caso di necessità dopo la deformazione dovuta ad un forte impatto?

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PASSATO A CINQUE STELLE. Durante i crash test le Model 3 e le Model S hanno dimostrato di essere – specialmente per via della mancanza di un motore anteriore – tra le vetture più sicure del mercato in caso di impatto, sia per i passeggeri sia per chi sta attraversando la strada e viene colpito in caso d’incidente. Siamo sicuri che la robustezza simil-militare del Cybertruck, a oggi, contrasterebbe con non poche delle normative vigenti. Aspettiamo le evoluzioni di questo pick-up destinati, in ogni caso, a riscrivere qualche regola del gioco…

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