Silverstone ha una nuova regina, l’Aston Martin Valkyrie

Silverstone ha una nuova regina, l’Aston Martin Valkyrie

Potete essere cresciuti a pane, uncinetto e giardinaggio, ma anche così è difficile non capire quanto sia dannatamente seria e veloce l’Aston Martin Valkyrie. L’hypercar inglese, la cui produzione è iniziata poco più di due anni fa, è il frutto proibito nato dall’unione delle menti di Aston Martin, Cosworth e Adrian Newey: ha un’estetica da astronave, un’aerodinamica mai vista prima e grazie ad un 6.5 litri aspirato V12 – aiutato da un piccolo motore elettrico – produce 1160 cavalli ed ha un limitatore posto a 11.100 giri; oh, e pesa meno di una Toyota GR86. Questa spaventosa creazione è più vicina al mondo delle monoposto che delle stradali: vanta un sistema Kers, sviluppa già 1100 chili di deportanza a soli 220 km/h, il diffusore posteriore pare una caverna, il volante è rubato ad una F1 e le voragini dietro ai passaruota anteriori non smetteranno mai di impressionare. Che dire, era questione di tempo prima che la Valkyrie affermasse il proprio strapotere.

DIMOSTRAZIONE DI FORZA. Al ‘Ring? Nah, niente Inferno Verde per ora, anche se la curiosità di un tempo ipoteticamente inferiore alla AMG ONE ci tiene svegli la notte. Dobbiamo ‘accontentarci’ di un record altrettanto incredibile: la Valkyrie non ha battuto, ha letteralmente spazzato via il precedente primato detenuto da una vettura stradale sul circuito inglese di Silverstone. Di dieci secondi. La efficacissima hypercar ha girato in 1’56’’42, abbassando enormemente il precedente record di 2’06’’83 stabilito non da una Daewoo Matiz ma da uno dei mezzi più seri in circolazione: una Porsche GT2 RS leggermente preparata, con Cup 2 R ai piedi e persino rivista dalla Manthey Racing. Possiamo concordare che la belva biturbo di Stoccarda non sia una hypercar, ma di certo ha prestazioni allarmanti.

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LIKE A BOSS. Per inquadrare meglio il risultato della Valkyrie vi basti pensare che il giro più veloce della categoria GT3 si ferma a 1’58’’165 stabilito da una Huracan GT3 Evo, mentre 1’56’’ è lo stesso tempo di una Tatuus Formula 3 o della Renault Sport RS 01. Siamo lontani dai cronometraggi alieni di una F1 (1’27’’097, Verstappen nel 2020) o anche di una F2 (1’39’’993), eppure un tempo simile stabilito da qualcosa con la targa non può non lasciarci a bocca aperta. Il breve corto realizzato per l’occasione evidenzia la fame di giri e di km/h dell’Aston, per non parlare delle velocità che riesce a conservare in curva, il tutto magistralmente gestito dal pilota e collaudatore Darren Turner. La Valkyrie del record era completamente standard, gomme incluse, ed è stata guidata fino al circuito e ritorno. Certo, una volta a Silverstone i tecnici Aston avranno verificato anche il numero di pollini finiti sulla carrozzeria e regolato tutto allo sfinimento, ma passeggiare fino al circuito inglese, distruggere il precedente record e tornarsene a casa senza un camion è roba da signori veri. Chapeau.

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