Ferrari e Porsche, due bolidi solo per i tuoi occhi
Concepite soprattutto per musei e fiere, le showcar rappresentano l’ultima frontiera del collezionismo statico: si tratta quasi sempre di automobili da competizione allestite sostanzialmente per restare ferme, e quindi prive di parti meccaniche, talvolta realizzate con materiali meno sofisticati rispetto a quelli del modello di cui replicano l’aspetto.
REPLICHE FEDELISSIME. Per certi versi rappresentano quanto di più adatto ci sia per essere esposto in un salotto: zero perdite di liquidi, nessuna necessità di mantenere in piena efficienza la meccanica, minor valore da assicurare. Per qualche collezionista senza limiti di budget possono anche costituire la soluzione per avere in casa o in ufficio la copia dell’auto originale che guida sul proprio circuito privato.
BASTA SPOLVERARLE OGNI TANTO. Generalmente sono le scuderie più celebri a realizzare per le proprie attività di marketing queste “copie autentiche”, naturalmente in piccola serie, destinandole ai propri sponsor principali nell’ambito di precisi acccordi contrattuali. Dopo qualche anno, però, anche le showcar vengono messe in vendita, con il vantaggio – per chi le acquista – di non dover dipendere dal servizio di assistenza ufficiale per utilizzarle in pista. Perché in pista, di fatto, non ci andranno. Tra le scuderie più vincenti della storia a utilizzare le show-car per esigenze promozionali per poi cederle a collezionisti e appassionati spiccano la Ferrari e la Porsche.
SOGNANDO LE MANS. Porsche 919 Hybrid. La Porsche, che con la 919 Hybrid ha vinto tre 24 Ore di Le Mans consecutive dal 2015 al 2017, di quel bolide ha realizzato una serie di modelli in scala reale senza meccanica, a solo scopo espositivo, basati sui medesimi disegni al CAD dell’auto originale in scala 1:1. Le carrozzerie erano costruite in fibra di vetro e montate su un telaio in acciaio.
COSTA COME UNA BOXSTER GTS 4.0. Questi modelli sono stati utilizzati per eventi promozionali, esposti alle gare, ai saloni dell’automobile, ai Porsche Experience Center e nel Museo Porsche di Stoccarda, e sono stati utilizzati anche da sponsor come DMG Mori e Schaeffler Technologies per i loro eventi. In totale, nel 2014 ammontavano a 13 le showcar su base 919 Hybrid già (forse prevedendone gli storici successi, facilitati peraltro da due incredibili debacle Toyota nell’ultimo giro delle edizioni 2016 e 2017 della leggendaria corsa francese, la Porsche si era portata avanti…) e una di queste nel 2021 è passata di mano in un’asta di RM Sotheby’s per 110.000 dollari, pari a poco più di 102.000 euro al cambio attuale. Una cifra, per restare in ambito Porsche, con cui per intenderci ci si può portare a casa una 718 Boxster GTS 4.0.
COME QUELLA DI MICHAEL. Occorre spostarsi su livelli di investimento molto più elevati per ambire a una Ferrari di Formula 1, sia pure da esposizione. La showcar basata sulla F2001 con cui Michael Schumacher ha vinto il Mondiale nel 2001, che andrà all’asta ad Abu Dhabi in occasione dell’atto conclusivo della stagione in corso, secondo gli esperti della casa d’aste Bonhams, che si occuperà della vendita, vale da 450.000 a 650.000 dollari (419.000-605.000 euro). Caratterizzata dalle stesse forme e dalla stessa livrea della monoposto del campione tedesco, è certificata come “Ferrari Authorized F1 Showcar” e porta il numero di telaio 052.
PERFETTA PER UN SALOTTO FERRARISTA. Meccanica a parte, è una copia fedelissima della monoposto iridata, compreso il complicatissimo volante con ben sei manettini. Privata anche dell’impianto elettrico, la F2001 non può però animarsi né sul piano luminoso né su quello acustico, nonostante la presenza degli scarichi “a camino” che fuoriescono dalle pance laterali. Poco male, per chi magari si accontenterà di esporla in salotto, magari solo per non provare nostalgia per la propria autentica monoposto di Formula 1 del Cavallino Rampante lasciata in custodia tra Maranello e Fiorano, o presso la propria pista personale.