Senna Forever: una mostra lunga 6 mesi
La Toleman del debutto in Formula 1? C’è! La Lotus 97T Renault della sua consacrazione come pilota di livello mondiale con la vittoria al bagnatissimo Gran Premio del Portogallo del 1985? C’è! La McLaren con cui si è imposto in tre campionati del mondo? Ce ne sono tre addirittura. E la Williams FW16 Renault? C’è anche lei. Ma non sono solo questi i motivi di attrazione di Ayrton Senna Forever, la mostra tematica dedicata dal Mauto, il Museo dell’Automobile di Torino, al pilota brasiliano, curata da Carlo Cavicchi, ex-direttore di Autosprint e Quattroruote. L’esposizione, che occupa 1500 metri quadrati all’ingresso del Mauto, resterà aperta e visitabile fino al prossimo 13 ottobre e rappresenta il naturale tributo al pilota brasiliano nel trentennale della sua drammatica scomparsa, il 1 maggio 1994 a Imola, durante il Gran Premio di San Marino valido per il Campionato del Mondo di Formula 1.
GIOIELLI PIENI DI STORIA. L’allestimento, progettato dall’architetto Francesco Librizzi, si estende anche alla Piazza del Museo nella quale campeggia una suggestiva installazione: la pelle vetrata diventa la bandiera del Brasile che sventola tra le mani di Senna dopo ogni vittoria. In esposizione un gran numero delle vetture guidate dal pilota brasiliano: due kart della milanese DAP degli esordi nel mondo delle corse (1978-1982), nove monoposto, dalla Van Diemen RF82-Ford del 1982 con cui Ayrton vinse il Campionato di Formula Ford 2000 all’ultima Williams FW16-Renault del 1994 passando per la strepitosa Mercedes 190 E 2.3 16 numero 11 con cui Senna nel 1984 vinse la Race of Champions davanti a Lauda sul nuovo circuito del Nürburgring; inoltre due showcar, perfette riproduzioni delle originali McLaren MP4/4-Honda e McLaren MP4/6-Honda posizionate fuori dall’ingresso della mostra.
RICORDI DI OGNI GENERE. Ancora: tutte le tute, tutti i caschi, i sottocaschi, i cappellini e i guanti da lui indossati nelle gare di kart, Formula 3 e Formula 1; accessori e parti meccaniche delle sue auto, come pneumatici, flaps, motori, il volante Nardi della McLaren MP4/6 del 1991 e il piantone dello sterzo della Williams Renault del 1994; la moto a lui dedicata dalla Ducati e la bicicletta “Senna” della Carraro. Tra i moltissimi oggetti personali e altre curiosità anche il contratto tra Ayrton Senna e la squadra DAP nel 1978, lettere personali e di auguri, le bottiglie magnum Moët & Chandon autografate, orologi, coppe, medaglie, il computer per la telemetria e il monitor Williams FW16, in grandissima parte provenienti dalla collezione di Salvatore Apicella, che le ha fatte eccezionalmente uscire dal Museum of Legends di Pavia dove sono abitualmente custodite, mentre le Van Diemen di Formula Ford e la Ralt-Toyota di Formula 3 provengono dalla collezione Senna Brands. L’esposizione comprende anche una selezione di 114 fotografie, scelte da Carlo Cavicchi e dal Direttore del Mauto Lorenza Bravetta tra le oltre 12mila scattate dai più grandi fotografi dell’epoca: Angelo Orsi, Bernard Asset, Ercole Colombo, Martyn Elford, Rainer Schlegelmilch, Steven Tee, Keith e Mark Sutton, a cui si aggiungono quelle degli archivi di Autosprint, Motorsport Images e LAT Images.
20 ANGOLI TUTTI DA LEGGERE. Fiore all’occhiello della mostra, a nostro avviso, i venti corner posizionati in ordine sparso all’interno degli spazi che rappresentano e raccontano episodi meno noti e importanti della vita di Senna, raramente inseriti nelle sue biografie e per questo più interessanti e curiosi, per fornire al visitatore anche un punto di vista sull’uomo e non solo sul campione sportivo. A completare la mostra una maxibacheca contenente quelli che si ritengono tutti i libri usciti nel mondo su Senna, in tutte le lingue, in parte disponibili in vendita nel negozio del Mauto. La mostra Senna Forever, infine, ha anche una parte “attiva”, legata ai talk, moderati da Carlo Cavicchi che andranno in scena in quattro appuntamenti con la presenza dei “colleghi” di Ayrton e di chi lo ha conosciuto e di chi ha lavorato con lui in Formula 1. Nel dettaglio, il 30 maggio, con Cesare Fiorio, Riccardo Patrese, Pino Allievo, Jo ramirez e Daniele Audetto, il 30 giugno con Pierluigi Martini, Gian Carlo Minardi, Paolo Barilla, Jean Alesi ed Erik Comas, il 19 settembre con Emanuele Pirro, Giorgio Ascanelli, Achille Parrilla e videointerventi dal Brasile, e il 10 ottobre con Andrea De Adamich, Ezio Zermiani, Antonio Ghini e Alessandro Del Piero. Sempre di govedì, sempre alle 18.30. Queste, a nostro avviso, le date imperdibili per visitare la mostra e ascoltare i racconti e i ricordi di chi ha condiviso parte della sua vita con Ayrton Senna.