“Scarpe” da corsa nuove per la Porsche Carrera GT
Sono passati oltre vent’anni da quando la Porsche lanciò la Carrera GT e più di 18 da quando ha smesso di produrla. Nonostante ciò, l’impatto e l’importanza dei 1.270 esemplari prodotti è tale che, dopo tutto questo tempo, la Michelin e la casa di Zuffenhausen presentano dei nuovi pneumatici dedicati alla supercar tedesca.
GOMME E MOTORE (QUASI) DA CORSA. Ordinabili sul sito del dipartimento Classic della casa o in un qualsiasi Centro Porsche, i nuovi Michelin Pilot Sport Cup 2 promettono prestazioni nettamente migliori rispetto alle gomme montate vent’anni fa, sia sull’asciutto sia sul bagnato. Con nuove mescole e strutture, le nuove gomme dovrebbero consentire di scaricare in maniera più efficace i 612 CV forniti dal V10 della Porsche Carrera GT. Un motore da corsa e non per modo di dire, visto che è parente stretto di quello che la casa all’epoca aveva progettato per la 24 Ore di Le Mans.
MATRIMONIO STORICO. La Michelin è sempre stata legata a doppio filo alla Porsche e in particolare alla Carrera GT, per la quale aveva sviluppato i primi Pilot Sport PS2 con cui usciva dalla fabbrica. Nel 2013 sono arrivati i Pilot Super Sport, che ora vengono sostituiti dai Pilot Sport Cup 2, con la marcatura N a indicare che lo pneumatico è il frutto di uno sviluppo congiunto tra gli ingegneri della Michelin e quelli della Porsche. Al progetto delle nuove gomme per la Carrera GT ha partecipato anche il pilota e collaudatore della Porsche Jörg Bergmeister, che ha messo alla frusta l’auto in ogni condizione ambientale per affinarne la precisione di guida e la stabilità alle alte velocità.
TEST SUL CAMPO. Ma come sono fatti i Michelin Pilot Sport Cup 2 per la Porsche Carrera GT? Tanto per cominciare, il battistrada è composto da due diverse mescole: sulla spalla e sul tassello interni viene utilizzato acido silicico, utile per migliorare il grip sul bagnato, mentre sulla spalla e sul tassello esterni l’elemento chiave per tenere l’auto incollata all’asfalto asciutto è il nerofumo, una particolare polvere nera finissima costituita prevalentemente da carbonio. Potrà sembrarvi un intruglio da “Piccolo Chimico”, ma gli ingegneri garantiscono che questo mix di materiali si è tradotto in un sensibile miglioramento della superficie di contatto tra la ruota e il terreno. E se si ha un fondoschiena abbastanza sensibile, assicura Bergmeister, “si può addirittura percepire il momento esatto in cui lo pneumatico inizia a perdere aderenza”.
VA PIÙ FORTE E SI FERMA PRIMA. Va da sé che un’auto più bilanciata è un’auto più veloce tra le curve, e infatti con le nuove gomme la Porsche Carrera GT ha migliorato i tempi sul giro al Nürburgring. “I nuovi pneumatici non solo rendono la Carrera GT più veloce, ma rendono anche più facile guidare l’auto ad alta velocità”, spiega Bergmeister. Ma non è tutto: la macchina frena anche meglio, migliorando di 2,5 metri lo spazio d’arresto da 100 km/h e di 12 metri nel “200-0”.