Ruf SCR: ecco la versione di produzione
A due anni dalla presentazione del prototipo, la Ruf SCR è finalmente pronta a scendere in strada; la moderna reincarnazione della SCR del 1978 sembra una Porsche 911, ma è in realtà una vettura completamente originale e interamente sviluppata da zero. La moderna SCR utilizza un’inedito telaio in fibra di carbonio sviluppato insieme alla società di consulenza ingegneristica Vela Performance; dello stesso materiale è anche gran parte della carrozzeria, mentre – posizionato a sbalzo al posteriore – c’è un sei cilindri boxer aspirato quattromila da 510 cavalli a 8270 giri e 470 Nm di coppia massima a 5760 giri abbinato al cambio manuale a sei rapporti e alla trazione posteriore con differenziale autobloccante.
PUSHROD. Con un peso inferiore a 1300 kg, la Ruf SCR raggiunge i 320 km/h di velocità massima. A frenarla ci pensa l’impianto carboceramico con pinze a sei pistoncini davanti e quattro dietro. Anche il reparto sospensioni è completamente originale: sono di tipo pushrod con due triangoli sovrapposti e ammortizzatori orizzontali sia all’anteriore che al posteriore. All’interno la Ruf SCR conversa i tipici elementi distintivi delle 911 come i cinque quadranti del cruscotto e la forma della plancia, ma si dota di leggeri sedili a guscio in carbonio e rivestimenti in pelle per ogni superficie dell’abitacolo. Il primo esemplare di produzione ricalca la paletta colori del prototipo con la verniciatura verde della carrozzeria e pelle color cognac per le finiture interne. La Ruf SCR sarà prodotta in una quindicina di esemplari all’anno ad un prezzo di listino di circa 650mila euro.