Romeo Ferraris: la Giulia elettrica da corsa
Ancora una volta Romeo Ferraris riporta nelle competizioni a ruote coperte il nome dell’Alfa Romeo. Dopo le numerose partecipazioni nel TCR con la Giulietta, il preparatore di Opera ha deciso di correre nel nuovo campionato turismo dedicato alle auto elettriche (ETCR) sviluppando una speciale versione dell’Alfa Romeo Giulia a corrente.
TEAM PRIVATO. Al momento non si conoscono ancora le specifiche tecniche della creazione di Romeo Ferraris, ma la Giulia a batterie potrebbe erogare oltre 600 cavalli. Per questo nuovo progetto avviato solo pochi mesi fa dopo l’annuncio della FIA della creazione della nuova categoria, Romeo Ferraris si è avvalso della consulenza tecnica dell’azienda milanese Hexathron Racing System. L’auto – progettata senza il supporto della casa madre – si batterà sui circuiti di tutto il mondo con le vetture di Hyundai e Seat.
Nell’era elettrica tutti vogliono dimostrare cosa valgono. Tecnologia, efficienza, aerodinamica, autonomia e riduzione dei tempi di ricarica ormai sono valori conclamati.
Ora è venuto il momento di sibilare in pista.
Hyundai, Seat Cupra, JAS Honda e Romeo Ferraris stanno affilando le lame per l’ETCR e presto anche Volkswagen dovrebbe presentare la ID.3 da pista.
Tutte le contendenti hanno in comune il lavoro di ricerca di Williams Advanced Engineering che ha progettato, sviluppato, prodotto e fornito le batterie e i moduli di controllo del veicolo (VCM) per questa prima serie di auto da corsa Touring multi-marca elettrica, ETCR, che si annuncia come il futuro del motorsport e della mobilità elettrica riconoscibile sulle strade.
Altro elemento in comune tra tutte le vetture è il powertrain elettrico quadrimotore, due per asse della stessa marca, come imposto dagli organizzatori della serie. MAGELEC Propulsion fornirà a tutti gli stessi inverter, motori e il cambio (IMG).
Se Romeo Ferraris riuscirà a collocare gli accumulatori e i moduli di controllo inverter all’interno degli assi della Giulia Quadrifoglio, nel punto più basso possibile tenendo conto del peso a sinistra del pilota, allora ne vedremo delle belle.
La Giulia Quadrifoglio spogliata della trasmissione e del V6 Pivetti all’anteriore, alleggerita e irrigidita con una gabbia tubolare potrebbe diventare il sibilo vincente in pista.
L’Alfalink potrebbe fare la differenza, puntando la Giulia decisamente contro il cordolo e stringendo le curve dov’è gli altri con il ponte torcente e il MacPherson devono aspettare un istante ad affondare il piede destro.
La Giulia di Romeo, ben dimagrita e irrigidita potrebbe battere le Multinazionali Hyundai e Volkswagen.
Sembra una favola moderna, ma è probabile che accada.
Giulia vincente nel campionato ETCR, quando ci sarà, perché ad Opera, vicino a Milano c’è un artigiano che a volte fa miracoli.