SEMPLICE E LEGGERA… A quattro anni dal lancio della versione coupé, la baby Ferrari “perde” la testa e diventa Roma Spider, scegliendo il tetto in tessuto che torna nella gamma a motore anteriore del Cavallino Rampante dopo oltre mezzo secolo, visto che l’ultima auto a utilizzarlo era stata la 365 GTS4 del 1969. Questa soluzione da un lato permette di disegnare una coda snella, visto che non serve troppo spazio per riporre un tetto metallico, e dall’altro consente di non aumentare troppo il peso rispetto alla coupé.
…MA CONFORTEVOLE. La Ferrari Roma Spider, infatti, pesa solo 84 kg in più rispetto alla sorella “chiusa”, mentre per quanto riguarda il comfort, le differenze non dovrebbero essere troppo marcate. Da Maranello sostengono addirittura che non ce ne sono rispetto ai modelli Ferrari col tetto apribile rigido, grazie al tessuto acustico a cinque strati. Il meccanismo, in ogni caso, usa un movimento “a Z” in grado di ripiegare la capote in soli 13,5 secondi e a una velocità massima di 60 km/h.
WIND DEFLECTOR. La capacità del bagagliaio, a tetto chiuso, raggiunge i 255 litri, quindi solo una ventina in meno rispetto alla coupé, e c’è anche un wind deflector mobile (brevettato) che è integrato nello schienale della panchetta posteriore e si può attivare elettronicamente fino a 170 km/h. Il lunotto posteriore, invece, è in cristallo e la parte inferiore del tonneau cover ha uno spoiler in fibra di carbonio che è attivo in entrambe le configurazioni. Per i momenti freddi, poi, c’è anche il sistema di riscaldamento del collo, mentre la capote si può personalizzare anche con un tessuto sartoriale bicolore.
POTENZA IN ABBONDANZA. Per quanto riguarda la meccanica, anche la Roma Spider è spinta dal 3,9 litri V8 biturbo che eroga 620 CV tra i 5750 e i 7500 giri e 760 Nm tra i 3000 e i 5750 giri. E la coppia massima è così elevata, che il valore massimo è disponibile solo nei due rapporti più lunghi (7ª e 8ª marcia) del cambio a doppia frizione in bagno d’olio, derivato da quello della SF90 Stradale. Dal punto di vista aerodinamico, invece, la Roma Spider ha una nuova geometria per lo spoiler mobile, così da garantire praticamente lo stesso carico verticale della coupé: a 250 km/h ci sono 95 kg.
ELETTRONICA AL TOP. A livello di controlli elettronici la Roma Spider ricalca la coupé: il Side Slip Control (SSC) è arrivato alla versione 6.0 e il “Manettino” ha cinque posizioni. Le prestazioni dichiarate sono ovviamente elevatissime: la velocità massima supera i 320 km/h, servono solo 3,4 secondi per passare da 0 a 100 km/h e 9,7 per arrivare a 200 km/h. L’ultima novità della Roma Spider è il volante con i comandi a sfioramento, che abbiamo già visto sulla Purosangue e che richiedono un minimo di apprendistato. I prezzi della Ferrari Roma Spider, che va a sostituire la Portofino, non sono ancora stati comunicati, ma possiamo ipotizzare che il livello di partenza sia compresa tra i 230 e i 250.000 euro.
