Rinasce, di nuovo, la Jaguar C-X75
Nel 2010 Jaguar presentò la “Concept Experimental 75”, ovvero la C-X75, prototipo di hypercar progettato in occasione dei tre quarti di secolo della casa del Giaguaro. Non era solo bella, era magnifica, e oltre che magnifica era anche futuristica: la trazione era integrale, ottenuta grazie a quattro motori elettrici alimentati da due microturbine in grado di girare a 80.000 giri al minuto ingurgitando benzina, Gpl o biocarburanti. La scheda tecnica parlava di 780 cavalli e 1600 Nm di coppia su un peso inferiore ai 14 quintali, un fondo Venturi e un Cx di 0,32 a dispetto delle dimensioni. L’anno seguente viene annunciata una produzione di 250 esemplari in collaborazione con la Williams Advanced Engineering, quello dopo le microturbine vengono sostituite da un 1.6 litri turbo affiancato a due motori elettrici e quello dopo ancora… il progetto viene cancellato a causa della scarsità di fondi.
UN CAMEO IMPORTANTE. Fu un duro colpo per gli appassionati (La Ferrari, P1 e 918 Spyder avrebbero potuto avere un’altra rivale) e ci mettemmo un po’ a perdonare Jaguar, ma la casa inglese riuscì a riscaldare i nostri delusi cuori piazzando la C-X75 all’interno del film di 007 Spectre (qui per saperne di più), guidata dal ‘villain’ di turno (Bautista) che insegue per Roma Craig sulla superba Aston DB10. Per far muovere degnamente la C-X75 la SVO (il reparto con gli attributi di Jaguar-Land Rover) e la WAE piazzarono sotto quella sexy carrozzeria arancio il V8 della F-Type R da quasi 600 cavalli, abbinato ad un cambio sequenziale a sei marce della Ricardo e a sospensioni riprese dal mondo dei rally. Bene, questa lunga intro è per annunciare con piacere l’ennesima evoluzione della sfuggente hypercar: la Jaguar C-X75 by Ian Callum.
STUNT CAR STRADALE. Il designer stesso della C-X75 – per l’appunto Ian Callum – presenterà il mese prossimo una versione stradale della hypercar inglese, realizzata modificando profondamente uno dei ‘muletti’ costruiti per il film Spectre. L’idea è nata da un facoltoso cliente della CALLUM (l’azienda fondata dal designer, specializzata in esemplari unici e creazioni particolari) desideroso di possedere una versione stradale della bellissima C-X75, preservandone la travagliata storia. La commissione è stata tutt’altro che semplice: per far sì che la C-X75 soddisfacesse i requisiti della Individual Vechicle Approval (necessari all’omologazione) gli ingegneri dell’azienda hanno dovuto effettuare centinaia di modifiche, dagli specchietti ai vetri, dallo scarico fino al cervello del rabbioso V8.
TIRATA A LUCIDO. Ovviamente un muletto da stuntman non è la vettura più raffinata del mondo, altro aspetto sulla quale si è dovuti intervenire in maniera massiccia. La carrozzeria in fibra di carbonio è stata accuratamente lisciata, ravvivata e riverniciata, il gap tra i pannelli è stato ridotto e gli interni sono stati affinati sia per quanto riguarda i materiali sia per quanto riguarda l’abitabilità. Aspetto importantissimo anche la dinamica di guida: altezza da terra e sospensioni sono state settate alla perfezione per le strade inglesi, mantenendo la precisione e la reattività già dimostrate dalla C-X75. Per ora non abbiamo altre info, se non che la nuovissima creatura della CALLUM verrà presentata il 21 Aprile al Bicester Scramble. Stay tuned!