Rimac Nevera e Pininfarina Battista entrano in produzione

Rimac Nevera e Pininfarina Battista entrano in produzione

CINQUE ANNI. Tanto è servito alla Rimac per portare la Nevera dal foglio bianco alla produzione nella sua fabbrica di Zagabria. Un lustro costellato di enormi sfide, ripensamenti, tentativi e affinamenti continui, per la start up croata, che dopo aver assemblato e testato con 45 crash test fisici 18 prototipi ora raccoglie il primo frutto “definitivo” delle 1,6 milioni di ore di ricerca e sviluppo che le hanno consentito di portare su strada la prima hypercar completamente elettrica al mondo.

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UN’AZIENDA IN CRESCITA. La prima Rimac Nevera (nelle foto qui sopra), la “numero 0”, che rimarrà di proprietà dell’azienda, è uscita ieri dalla linea di montaggio della fabbrica di Zagabria, dove la produzione, fissata in 50 unità all’anno per un totale di 150 pezzi, proseguirà fino a quando non sarà pienamente operativo un nuovo campus, che è già in fase di costruzione avanzata e occupa uno spazio di circa 100.000 metri quadrati. L’assemblaggio delle restanti unità è già partito: le supercar a batteria verranno vendute in diversi paesi americani, europei, del Medio Oriente e dell’Asia, attraverso una rete ufficiale che conta 25 punti vendita, con un team di tecnici appositamente formato per fornire, in caso di necessità, assistenza in presenza ai clienti di tutto il mondo. Dalla fondazione a oggi, la Rimac è cresciuta molto, passando da 300 a 1500 dipendenti e strutturandosi per poter giocare un ruolo da assoluta protagonista nella transizione elettrica delle automobili ad altissime prestazioni.

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LA CUGINA ITALIANA. Ma la Rimac Nevera non è l’unica auto da sogno a corrente fresca d’ingresso in produzione. Condivide infatti il primato di prima hypercar completamente a pile con la “cugina italiana” Pinifnarina Battista (nella foto qui sopra), che viene prodotta in una specifica area all’interno della sede Pininfarina a Cambiano, alle porte di Torino. Con la supercar croata, il bolide firmato dalla Automobili Pininfarina condivide circa il 40-50% dei componenti compreso il telaio e i quattro motori elettrici, uno per ciascuna ruota, per una potenza complessiva superiore ai 1900 CV, una coppia di 2340 Nm e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi. La Battista, che è anche la hypercar italiana più potente di sempre, necessita di 1340 ore uomo per la costruzione e ne verranno realizzate solo 150. I clienti saranno invitati a lavorare con i designer dell’azienda per personalizzare le loro vetture e seguirne il processo di produzione.

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