Renault R5 Turbo 3E: tra nostalgia, “gaming” e controsterzi

Renault R5 Turbo 3E: tra nostalgia, “gaming” e controsterzi

LESSICO DISCUTIBILE. L’utilizzo dell’appellativo “turbo” per un’auto elettrica, anche se particolarmente sportiva, lascia sempre un po’ perplessi e sull’argomento quale si potrebbe aprire un dibattito. Ma la tendenza è stata inaugurata e sdoganata dalla Porsche, per le Tycan più “spinte” e adesso anche altri tendono ad allinearsi, come la Renault. La casa francese, infatti, ha annunciato la presentazione – e svelato le forme – della R5 Turbo 3E, una showcar a batterie che sarà esposta il 25 settembre al concorso di eleganza di Chantilly Arts et Élégance e poi verrà trasferita al Salone di Parigi, in programma dal 17 al 23 ottobre.

creator-gd-jpeg-v1-0-using-ijg-jpeg-v62-quality-100-8PER FESTEGGIARE LA PRIMA “CINQUE”. Il progetto rientra nelle celebrazioni dei 50 anni della prima R5 e la Turbo 3E vuole essere la continuazione virtuale ed ecofriendly delle R5 Turbo (1980) e Turbo 2 (1985) che correvano nei rally e in pista. Come sulle “progenitrici” il motore e la trazione sono posteriori. Anzi, per essere precisi, i motori elettrici sono due: uno per ciascuna ruota. Secondo il costruttore la Turbo 3E disppone di 380 CV totali, 700 Nm, raggiunge i 200 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi. Che però salgono a 3,9 se si seleziona la modalità “drift”, che permette il pattinamento delle ruote motrici e fa perdere un po’ di tempo in accelerazione.

creator-gd-jpeg-v1-0-using-ijg-jpeg-v62-quality-100-3FATTA PER ANDARE DI TRAVERSO. Già, perché nello spirito la Turbo 3E sarebbe una destinata alle esibizioni e alle gare in controsterzo in stile Fast&Furious, tanto è vero che tra i sedili anteriori svetta anche la leva lunga verticale del freno a mano, che in certe circostanze è necessaria per far partire l’auto di coda.

SOLUZIONI RACING. Il telaio tubolare in acciaio è rivestito da UNA carrozzeria in fibra di carbonio, c’è un roll-bar di sicurezza che rispetta l’omologazione FIA e la batteria, posizionata sotto l’abitacolo, ha una capacità dichiarata di 43 kWh. Il peso totale indicato è di 1.500 kg (che non sono pochi per un’auto destinata al drifting), 520 dei quali dipendono dagli accumulatori.

creator-gd-jpeg-v1-0-using-ijg-jpeg-v62-quality-100-2DESIGN SOPRA LE RIGHE. Il design esterno e interno è frutto della rielaborazione e dell’esagerazione dei concetti stilistici espressi a suo tempo dalle Turbo e Turbo 2 nelle versioni da corsa: alettone posteriore, prese d’aria, bombature. E anche nel cruscotto ci sono i 10 quadranti di un tempo, anche se adesso non sono più indicatori analogici ma display digitali.

VOGLIA DI GIOCARE. E all’esterno della carrozzeria, ad esempio al posto dei proiettori e dei retrovisori esterni, ci sono 10 supporti destinati alle telecamere che devono documentare le sessioni di drifting. Non mancano neppure strisce luminose costituite da Led rosa, blu e gialli che si accendono quando la R5 Turbo 3E parte in controsterzo per ottenere quei richiami al “gaming” che ormai sembrano imprescindibili per le concept car. Ma chi, dopo tutto questo, prendesse ancora troppo sul serio questa proposta tenga presente che a bordo è prevista anche la presenza di un orsacchiotto di pelouche battezzato Dirty che, secondo la Renault,  ha la scopo di “far rilassare e confortare i passeggeri sopraffatti dalla potenza della showcar”.

 

  • R5 Turbo 3E al concorso di eleganza di Chantilly Arts et Élégance
CONDIVIDI SU

Lascia un commento

INCENTIVE
VIDEO
ALTRI VIDEO