Sfida tra campioni a tempo di RoC
BIS SVEDESE. Il 28 e 29 gennaio si disputerà la 32esima edizione della Race of Champions (RoC) la seconda consecutiva – dopo quella del 2022 – tra le nevi e il ghiaccio di Pite Havsbad, in Svezia. Ancora una volta, quindi, i partecipanti dovranno affrontare condizioni diversissime da quelle delle prime trenta edizioni. Una storia che è iniziata a Parigi nel 1988, partendo da un’idea di gara ad alta spettacolarità sviluppata da Michelle Mouton e Fredrik Johnsson, e che ha visto sfide innumerevoli tra alcuni dei migliori piloti del panorama del motorsport, provenienti da varie discipline. Duelli che sono rimasti nell’immaginario degli appassionati soprattutto per i “testa a testa” su circuiti realizzati all’interno di stadi come Wembley, Parigi, Pechino, intervallate da una dozzina di edizioni organizzate a Gran Canaria.
AL VIA CI SARÀ IL “CANNIBALE”. Si ripeterà il format introdotto nel 2022, con il campione in carica Sebastien Loeb, detto anche il “cannibale” per la sua fame di vittorie, che sarà al via della gara individuale domenica 29 gennaio, cioè la Race of Champion vera e propria. Ma il giorno prima Loeb prenderà parte anche alla Nations Cup – gara tra squadre nazionali, con due piloti a rappresentare ciascun Paese – in coppia con Adrien Tambay, pilota dell’ETCR e figlio di Patrick, l’ex driver Ferrari di F1 recentemente scomparso.
SPECIALISTI DA TUTTI I MONDI. Per un lungo periodo la Race of Champions ha costituito l’evento di chiusura della stagione del motorsport, collocato a fine anno. Poi è diventato uno dei primi dell’anno, ma sempre con l’obiettivo di mettere a confronto, su mezzi uguali, piloti provenienti da categorie diversissime, a quattro ma anche a due ruote: rallysti e “pistaioli” provenienti da F1, endurance e categorie turismo. Le condizioni della RoC organizzata in Svezia, su un circuito come sempre tracciato per rendere possibile una sfida in parallelo ad inseguimento tra coppie di piloti, favorisce gli specialisti del rally e, ancor di più, quelli nordici. Premesse che, però, l’edizione 2022 ha stravolto, portando in finale Sebastian Vettel, alla prima uscita competitiva sul ghiaccio.
CHE BEI NOMI! Loeb e Vettel saranno ancora tra i protagonisti del week end del 28 e 29 gennaio 2023, insieme a Travis Pastrana, campione del rallycross USA ed erede spirituale del compianto Ken Block; Tanner Foust, rallysta statunitense e pilota in Extreme E con McLaren. Ancora: Mick Schumacher (pilota di riserva Mercedes in F1), Valtteri Bottas, David Coulthard, Felipe Drugovic (vincitore del campionato di F2 nel 2022 e terzo pilota Aston Martin). L’elenco di iscritti prosegue con Mika Hakkinen, Tom Kristensen – mister Le Mans con le 9 edizioni vinte della 24 Ore -, Johan Kristoffersson, Thierry Neuville, Felix Rosenqvist, Oliver e Petter Solberg.
LOEB, AURIOL E NORVEGIA I PIÙ VINCENTI. Sia la Nations Cup, sia la Race of Champions si disputeranno con un tabellone a eliminazione diretta. La gara per squadre nazionali è stata vinta lo scorso anno dal team Norvegia, con Oliver e Petter Solberg. Ma è la Germania a detenere il record di vittorie, ben 8 e con 6 successi consecutivi ottenuti tra il 2007 e il 2012, dal duo Michael Schumacher–Sebastian Vettel. Nella storia delle Race of Champions individuale, invece, Loeb e Didier Auriol cono appaiati in testa, con 4 successi ciascuno: per Loeb, quindi, l’edizione 2023 rappresenta l’opportunità di diventare il più titolato alla RoC. Il tabellone degli scontri diretti, di Nations Cup e gara individuale, si comporrà a ridosso del week end del 28 e 29 gennaio.
VINCITORI STORICI. E per farvi un’idea di quanto sia sempre stata qualificata la partecipazioni alla RoC, considerate che tra i vincitori delle edizioni precedenti, oltre ai nomi già citati, figura”gente” del calibro di Kankkunen, Blomqvist, Auriol, Carlos Sainz, McRae ed Ekstrom tra i rallysti e di Grosjean e Montoya tra i “pistaioli”
DAI QUAD AI PROTOTIPI. Con quali “strumenti” si sfideranno i piloti? Quattro veicoli, diversissimi tra loro. Si parte dal quad Polaris RZR, il meno potente del lotto ma garanzia di divertimento, visto il peso ridottissimo: 183 CV su 814 kg (4″6 sullo 0-100 km/h). È alimentato a biofuel, come la Supercar Lites, su base Ford Fiesta, che ha numeri da prototipo da rally di livello: 325 CV per 1100 kg (3″5 sullo 0-100 km/h. E naturalmente non potevano mancare le auto elettriche, per una RoC che ha già dichiarato la sostenibilità delle operazioni di creazione del tracciato e di supporto dell’evento, oltre alla compensazione, locale, delle emissioni di CO2 prodotte. QEV Zeroid X1 è una conversione a batterie sempre su base Ford Fiesta, con un sistema che eroga 340 CV che devono spingere 1170 kg (3″3 sullo 0-100 km/h).
C’È ANCHE UN CONCEPT CUPRA. La novità dell’edizione 2023, però, sono le sfide al volante della Cupra Urban Rebel Concept: un prototipo che prefigura il futuro modello di serie del marchio spagnolo, nel segmento B. Anche questo concept è ad altissime prestazioni, con 435 CV su 1230 kg (3″2 sullo 0-100 km/h).
NIENTE TV, MA LO STREAMING SÌ. Purtroppo, per la disperazione di tutti coloro che, dopo aver letto tutto questo, avrebbero voluto seguire la Race of Champions istante per istante, dobbiamo dirvi che, per ora, non è prevista una vera e propria copertura televisiva dell’evento. Ma c’è comunque la possibilità di seguirlo in streaming sul canale Youtube ufficiale raceofchampionstv. Questi gli orari delle trasmissioni: 28 gennaio, dalle 12:00 alle 15:00 la Nations Cup, 29 gennaio, dalle 12:00 alle 15:00 la Race of Champions