Quei bolidi “da paura” firmati Novitec
Abitate in Germania, non avete un’Audi RS – quindi non potete rivolgervi ad ABT – ma una sportiva italiana, decisamente più cattiva e veloce delle RennSport tedesche che volete rendere ancora più “cattiva” e veloce? Il consiglio è di bussare alle porte della Novitec.
DALLE FIAT ALLE FERRARI. Questa azienda di tuning tedesca comincia a muovere i primi passi a Stetten nel 1989 producendo cerchi talmente ricercati che in breve l’offerta si amplia a kit aerodinamici e meccanici. A inizio anni ’90 la Novitec comincia con qualche Fiat e svariate Alfa Romeo, ma l’anno della svolta è il 2003, quando il fondatore, Wolfgang Hagedorn, comincia a occuparsi di supercar del calibro di Ferrari, Lamborghini e McLaren.
POCHI INGREDIENTI MA BUONI. La ricetta della Novitec è una delle più apprezzabili nel mondo del tuning: l’azienda non stravolge mai i razzi su ruote su cui mette le mani, semmai si limita a elaborarne ulteriormente la meccanica e ne incattivisce ancor più l’aspetto, senza scadere mai in obbrobri posticci bensì creando auto più spaventose di uno squalo in una piscina. L’importanza della Novitec nel proprio settore oggi è testimoniata dalle reinterpretazioni di mostri sacri quali le McLaren Senna ed Elva e le Ferrari SP1/2 e SF90 Stradale, per non parlare di tutte le Lamborghini che sono transitate, uscendone con una bella iniezione di cavalli sotto il cofano, dai reparti del tuner bavarese. Ma non è tutto, perché recentemente l’azienda con sede a Stetten ha creato due divisioni, una specializzata in Maserati e una in Rolls-Royce. Ecco alcune delle creazioni firmate Novitec che meglio rappresentano la filosofia dell’azienda: pochi ingredienti, ma buoni, per mettere in strada bolidi unici nel loro genere.
FERRARI F8 N-LARGO. Quando la Novitec aggiunge la sigla ‘N-Largo’ c’è da attendersi qualcosa di davvero estremo. Tale dicitura, infatti, è riservata a quelle supercar che ricevono appariscenti bodykit a tiratura limitata. Nello specifico, verranno prodotte solamente quindici F8 Tributo, allargate di 13 centimetri, con buona parte della carrozzeria in fibra di carbonio e cerchi a misura differenziata – 21 pollici davanti e 22 dietro – griffati Vossen. Il 3.9 V8 biturbo raggiunge quota 818 CV, 98 più di prima, e promette uno “0-100” in appena 2,6 secondi. con una velocità massima dichiarata superiore ai 340 km/h.
LAMBORGHINI HURACÁN. Inutile girarci intorno: la Lamborghini Huracán STO è una delle più eccitanti e coinvolgenti supercar mai prodotte. Il sound del suo V10 è celestiale , la sua dinamica di guida semplicemente incredibile. Per la “baby-Lambo” la Novitec ha sviluppato nuove sospensioni insieme allo specialista KW e cerchi dal look più aggressivo, sempre con la Vossen, mentre la carrozzeria della ha beneficiato di numerose parti in fibra di carbonio con lo scopo di limare qualche chilo, ma soprattutto di migliorare l’aerodinamica e il raffreddamento del V10. Quest’ultimo, feroce com’è nello sprigionare i 639 CV di cui dispone, non è stato toccato; l’unica modifica meccanica riguarda l’impianto di scarico, sostituito da un equivalente in Inconel (una speciale lega a base di nichel-cromo) che, volendo, può anche essere placcato in oro. Non vorrete mica fare i tirchi proprio dopo aver acquistato una STO, vero?
MCLAREN SENNA. Praticamente bussa alla porta delle hypercar, e in pista sicuramente ne batte moltissime: la McLaren Senna, che nel nome omaggia il campione brasiliano di Formula 1, è nata per dominare in circuito, staccando per ultima e generando una forza g di cui pochi altri bolidi con la targa sono capaci. Ma evidentemente alla Novitec non bastava, visto che a Stetten hanno portato il 4.0 V8 biturbo a 902 CV di potenza e 888 Nm di coppia, contro gli 800 (per entrambe le voci) originali, per uno “0-100”in 2,7 secondi e uno “0-200” bruciato in 6,5 secondi. Anche per la supercar della casa inglese è stato realizzato ad hoc uno scarico a doppia uscita in Inconel, che oltre a far fare la voce ancora più grossa all’otto cilindri consente una miglior dissipazione del calore, e i cerchi portano ancora una volta la firma della Vossen. Ciliegina sulla torta, gli interni: personalizzabili con decine di colori e materiali diversi, per rendere la Senna davvero unica al mondo.
