Pronti a puntare su 54 Porsche bianche?
Esigenza: acquistare una Porsche d’occasione. Complicazione: che sia bianca e tenuta molto, ma molto bene. Soluzione: l’asta “The White Collection” (clicca qui per vedere tutti i lotti) che andrà in scena l’1 e 2 dicembre, organizzata da RM Sotheby’s in una località degli Stati Uniti (a Houston, in Texas) definita come un “autentico santuario delle Porsche”. Sotto il martelletto del banditore passeranno centinaia di lotti, molti dei quali riferiti a oggettistica Porsche di assoluto pregio e in condizioni perfette, ma il cuore della vendita è costituito da 56 autovetture Porsche, di cui 54 bianche, oltre a due trattori Porsche Junior, quasi tutte in allestimento USA”, con luci di posizione arancioni, catarifrangenti laterali (ove richiesti), portatarga posteriore quadrato e strumentazione in miglia.
911 IN GRAN RAPPRESENTANZA. Se da un lato è diffcile, quasi impossibile, trovare 43 Porsche 911 di quasi tutte le serie e tutti i modelli sin qui prodotti, reperirli tutti di colore bianco (con qualche tonalità sfumata ma pur sempre bianchi!) costituisce una situazione unica. Così come non sarebbe comune reperire nello stesso luogo altre 11 Porsche tra 356, 914 e transaxle, ovviamente tutte bianche (in realtà in asta ci finirà anche una 356 rossa, anzi, bordeaux, una Pre-A 1500 America Coupé by Reutter del 1953). Chi dovesse recarsi all’asta in compagnia di un bambino capriccioso o volesse tornare a casa con un dono per il giovanissimo erede, non avrà di che preoccuparsi: all’incanto finiranno anche alcune vetture per bambini, tra cui una 356-1 Roadster dell’italiana Toys Toys (elettrica), un paio (di cui una bianca, ça va sans dire!) di 911 Carrera Cabriolet Junior (biposto con motore a scoppio), una 936/81 nei colori Jules e una Carrera RS 2.7 (rossa) a pedali della Toys Toys.
AL MIGLIOR OFFERENTE. Prima di passare in rassegna le auto più interessanti di “The White Collection”, ecco la buona notizia: l’asta è senza prezzo di riserva, il che significa che i lotti saranno aggiudicati al miglior offerente senza un limite inferiore. Come dire che qualche affare (per chi compra) potrebbe andare in porto anche senza mettere in gioco somme a sei cifre che, rappresentano la norma per le stime d’asta di tutte le Porsche in vendita a eccezione della 944 S2 Cabriolet e della 924 Martini Championship Edition, forse la più interessante tra le serie speciali basate sulle transaxle. Da 75.000 a 125.000 dollari USA è invece la stima d’asta per la 911 SC Martini Championship Edition del 1978.
SEI ESEMPLARI A SETTE CIFRE. Sono comunque sei i lotti con stima d’asta a sette cifre: al vertice si colloca la 918 Spyder Weissach del 2015 (2,5-3 milioni di dollari USA), seguita da una 911 Carrera RSR 3.8 (964) del 1993 (2-2,5 milioni), da una 911 GT2 (993) del 1997 (2-2,2 milioni), da una Carrera RS 2.7 Lightweight (con fasce e cerchi rossi, 1,75-2 milioni), da una 911 Turbo S X84 Flat Nose del 1994 (1,5-2 milioni), da una Carrera RS 2.7 Touring (con fasce e cerchi azzurri, 0,9-1,2 milioni). Ha l’aria di un “usato garantito” invece la 911 Targa 4S Heritage Design Edition (992) del 2021, bianca con strisce e cerchi oro, per la quale la stima d’asta va da 500mila a 600mila dollari, praticamente il doppio del prezzo da nuova.
TRE GIOIELLI “ACCESSIBILI”. Premesso che in una vendita all’incanto del genere, con la carica mediatica che avrà l’evento soprattutto all’avvicinarsi della data di svolgimento, realizzare un affare è un sogno o, meglio, un’ipotesi da verificare sul posto, sono a nostro avviso tre le auto su cui puntare, per via delle stime ancora ragionevoli: la 911 Speedster 3.2 del 1989 (300-400mila dollari USA), la 911 Speedster Slim (964) del 1994 (250-350mila dollari) e la 911 50th Anniversary (991) del 2014 (150-250mila dollari).