Porsche Cayman GT4 RS: la Cayman ‘definitiva’
L’abbiamo attesa, l’abbiamo desiderata, l’abbiamo sognata: da quando la Porsche ha dato alla 911 una sorella minore a motore centrale (correva l’anno 2005), ci siamo sempre chiesti che cosa sarebbe potuta diventare la Cayman con lo stesso livello di componenti meccaniche e attenzione al dettaglio delle 911 più sportive. Nel 2015 è arrivata la GT4, la prima Cayman a passare per le mani di Porsche Motorsport, una sportiva davvero eccezionale nella dinamica e nel piacere di guida, ma ancora priva di ciò che rende davvero unica una 911 GT3 o GT3 RS: il motore. Con un 3,8 litri derivato dalla 911 (991.1) Carrera S prima, e un 4.0 dedicato per la sua ultima evoluzione, la Cayman GT4 ha rappresentato un successo mediatico e commerciale tale da convincere – finalmente – gli ingegneri di Weissach a dare alla Cayman quello che ha sempre meritato, ovvero il più ‘estremo’ trattamento RS.
7 MINUTI E POCO PIÙ. Per scoprire la nuova Porsche Cayman GT4 RS nelle sue forme definitive dovremo aspettare qualche settimana, ma bastano questi primi scatti del prototipo ancora camuffato a scatenare la nostra fantasia. E se non bastasse, fate partire il video qui sopra, perché i collaudatori della Porsche l’hanno già messa alla frusta sulla Nürburgring Nordschleife e il tempo registrato è di quelli da far parlare: 7’04″511, ovvero un decimo più veloce di una Mercedes-AMG GT R Pro, diversi secondi in meno di una 911 GT3 di pretendete generazione (7’12″700) e addirittura 23 secondi in meno di un’attuale Cayman GT4.
IL MOTORE ‘GIUSTO’? Come in Porsche Motorsport siano riusciti a spremere una simile prestazione della Cayman non è ancora noto – tutte le specifiche tecniche saranno svelate alla presentazione – ma a giudicare dal suono e sopratutto dal contagiri, pare proprio che la Cayman GT4 RS ospiti lo stesso motore 4.0 sei cilindri aspirato della 911 GT3, quello capace di arrivare a limitatore a 9000 giri. Per ottenere le migliori prestazioni possibili, il flat-six è abbinato al cambio robotizzato doppia frizione PDK e anche in questo caso a giudicare dalla leva del cambio e dal numero di rapporti, pare proprio sia lo stesso della GT3. Al capitolo aerodinamica troviamo un alettone posteriore inedito (sempre ispirato alla 911 GT3) con i punti di attacco nella parte superiore dell’ala per sfruttarne tutta la superficie, e prese d’aria Naca sul cofano anteriore. Come da tradizione c’è poi da aspettarsi tanta attenzione al peso con una ‘dieta’ mirata per la carrozzeria (con pannelli più leggeri e finestrini e lunotto alleggeriti) e per gli interni con i sedili a guscio in carbonio e, su richiesta, la rimozione della radio e del climatizzatore.