Porsche Cayenne, vent’anni con sorpresa
UNA CAYENNE CABRIO? È TUTTO VERO. Un pesce d’aprile in pieno agosto? Nient’affatto: le immagini della Porsche Cayenne cabriolet diffuse dalla casa di Zuffenhausen nelle scorse ore sono reali. E raffigurano un progetto che – al contrario di quanto si potrebbe immaginare, data la sua indubbia bizzarria – è stato portato persino più avanti delle altre due versioni alternative a cui, all’alba degli anni 2000, stavano lavorando i designer: una limousine allungata di 20 centimetri e una coupé. Dei tre, infatti, il prototipo a due porte e senza tetto (nelle foto qui sotto e qui sopra), che adotta un meccanismo elettrico d’apertura e chiusura della capote molto simile a quello delle moderne 911 Targa, è l’unico a essere stato costruito – seppur solo in forma di modello di stile e, quindi, non omologato per un vero sviluppo su strada.
UN SUCCESSO CHE DURA DA VENT’ANNI. Ne esiste un solo esemplare, ed è stato svelato solo ora per un motivo preciso: nel 2022 ricorrono i vent’anni dal debutto della prima Cayenne. Un’auto fuori dagli schemi, per la Porsche, che mai, prima di allora, si era avventurata nella produzione di un modello a ruote rialzate. Oggi la Porsche Cayenne, giunta alla terza generazione, continua a macinare buone vendite, confermando il successo dei modelli che l’hanno preceduta e tanto hanno contribuito a risollevare le sorti di un’intera azienda (in ripresa dopo un periodo di profonda crisi, con il record negativo di 23.060 auto vendute nell’anno commerciale 1991/92) e a traghettarla, insieme alla Boxster e alla nuova 911 raffreddata a liquido, verso un futuro più solido.
INIZIA UNA STORIA DI SUCCESSO. Nata dagli sviluppi del progetto Colorado, varato alla fine degli anni ’90 per arricchire la gamma con un terzo modello sempre ad alte prestazioni ma più grande, comodo e versatile rispetto a quelli della tradizione della cavallina di Stoccarda, la prima Porsche Cayenne (nella foto qui sora) vede la luce nel 2002. Poggia sullo stesso pianale della cugina Volkswagen Touareg, ma è caratterizzata da un accento marcatamente più sportivo, con un comportamento stradale insospettabilmente vivace per una grande ammiraglia a ruote alte e una discreta attitudine a muoversi anche su percorsi non asfaltati. Due i motori disponibili al lancio, entrambi 4.5 V8 a benzina: l’aspirato della Cayenne S eroga 340 CV; quello sovralimentato della Cayenne Turbo 450 CV. A carriera in corso l’offerta motori si amplia sia verso il basso che verso l’alto, con le versioni 3.2 V6 da 250 CV e Turbo S da 521 CV. Quest’ultima, oltre che la più potente (dal 2008, con il restyling, i cavalli salgono addirittura a 550), è anche la più veloce, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi e una velocità massima di circa 280 km/h. A fine carriera, nell’autunno del 2008, debutta la Cayenne diesel: spinta da un 3.0 TDI da 240 CV di derivazione Audi, è la prima Porsche al mondo alimentata a gasolio.
DI BENE IN MEGLIO. La Porsche Cayenne di seconda generazione (nella foto qui sora) debutta nel 2010 ed è una suv sportiva di lusso al passo coi tempi. La carrozzeria, che riprende buona parte degli stilemi delle sorelle sportive 911, Boxster e Cayman, è più moderna e giovanile, ma il vero salto è “sotto la pelle”: per ottimizzare peso e prestazioni e migliorare il rendimento in fuoristrada, il “vecchio” ripartitore di coppia con riduttore di giri viene rimpiazzato con un più efficace sistema di trazione integrale hang-on con frizione a lamelle a regolazione attiva, sistema tuttora in uso sulla suv tedesca. Con la seconda Cayenne debuttano anche i primi motori ibridi e ibridi ricaricabili, entrambi accoppiati a un differenziale centrale Torsen: crescono le potenze, mentre i consumi si abbassano fino al 23%. Al top della gamma rimane la versione Turbo S, un’auto capace, con i suoi 550 CV di potenza e 750 Nm di coppia, di spingere la Cayenne oltre i 280 km/h. Nel 2014 un leggero restyling rinfresca la linea, donandole maggior slancio: cambiano il cofano, i fari anteriori, i parafanghi, il portellone e i paraurti.
PRESTAZIONI SEMPRE AL TOP. Con il modello di terza generazione (nella foto qui sora), la Porsche Cayenne compie un ulteriore passo verso l’elettrificazione della gamma, senza tralasciare, naturalmente, alcun aspetto legato alle prestazioni e al piacere di guida che ci si attende da un’auto della casa di Zuffenhausen. Le versioni ibride plug-in si muovono con il solo motore elettrico fino a 135 km/h e per 44 chilometri, facendo segnare consumi record, con percorrenze, stando ai dati dichiarati dalla casa, di anche oltre trenta chilometri con un litro di benzina. Il modello di punta, nonché il più potente, con 680 CV, è la Turbo S E-Hybrid: un mostro capace di bruciare lo 0-100 km/h in appena 3,8 secondi.