Porsche Carrera GT, il canto del V10 è celestiale
Se le cifre del mio conto in banca fossero numerose quanto quelle di un recapito telefonico – aggiungiamoci anche il prefisso internazionale per allungarlo… –,è piuttosto che di un codice di avviamento postale, un pensierino ce lo farei. Eccome. Una Porsche Carrera GT, gialla, troverebbe certamente spazio nel mio garage (magari ricavato all’interno di una villa in Toscana). I motivi sono tanti, e molto semplici. Innanzi tutto il motore, un monumentale V10 aspirato da 5,7 litri di cilindrata (inizialmente concepito per Le Mans) con 612 cavalli e linea rossa a quota 8.400 giri; può portarvi da 0 a 100 in poco più di 3,5 secondi e non fermarsi prima dei 334 km/h.
DIATRIBA INFINITA. La lista dei “perché avere una Carrera GT” continua con una monoscocca in fibra di carbonio, cambio manuale a sei marce (coronato da un elegante pomello in legno), sospensioni a doppio triangolo sovrapposto, cerchi monodado, interni elegantissimi e un milione di altri motivi, come una linea che farebbe sciogliere chiunque e… un rombo del motore epico. Filosofi, tuttologi, appassionati e tecnici del suono si interrogheranno ancora per decenni, cercando di stabilire quale V10 produca la nota “scientificamente” più appagante per l’orecchio umano, tra i dieci cilindri a V della Carrera GT, della Lexus LFA e della Lamborghini Huracán. Per ricordarvi il sound della cavallina in questione eccovi qui sotto un paio di corti del solito Robbert Alblas, videomaker specializzato in supercar rare e vetture da competizioni, con poche chiacchiere e tanta sostanza.
LA RADIO NON VI SERVE. La scultura gialla di questo video è una delle ultime Porsche Carrera GT uscite dalla linea di produzione, nonché delle sole 89 verniciate in Fayence Yellow. Ha percorso solamente 18.000 chilometri, tutti insieme al suo proprietario tedesco, per una media di mille chilometri l’anno; abbiamo visto – purtroppo – di peggio. Nei due brevi video il V10 della Carrera GT viene sguinzagliato in mezzo ai boschi teutonici e… ragazzi, che sound. Lacerante, profondo, intenso, acuto verso la zona rossa, a tratti simile a quello delle Formula 1 dei bei tempi; sarebbe da incidere su un vinile. Godetevi entrambi i video, non vi deluderanno, ma soprattutto: alzate il volume.