Più di 7,5 milioni per un usato certificato Ferrari
Comprereste mai una Ferrari usata da un pilota? Qualcuno potrebbe obiettare che un proprietario con il pallino della velocità potrebbe aver “strapazzato” il bolide del Cavallino Rampante. Dal condizionale si passerebbe direttamente al modo indicativo se poi si parlasse di una Ferrari da corsa. Ma all’asta di RM Sotheby’s tenutasi nello scorso weekend a Monte-Carlo, in concomitanza con il Grand Prix Historique, qualcuno si è comprato una Ferrari 312 T4 di Formula 1 direttamente da Jody Scheckter, il pilota sudafricano campione del mondo nel 1979 proprio al volante della monoposto del Cavallino Rampante, proprio di quell’esemplare con cui ha vinto in Belgio, a Monte-Carlo e a Monza, dove si è laureato matematicamente campione del mondo.
LA COLLEZIONE DI JODY. Scheckter, tra l’altro, ha sfruttato l’evento del Principato per cedere all’asta nove delle sue più iconiche vetture da competizione, tra cui sei monoposto di Formula 1, e un’Alfa Romeo Giulietta SZ stradale, ricavandone più di 12 milioni di euro. La 312 T4 è stata l’ultima Ferrari iridata di Mauro Forghieri e di Enzo Ferrari, la prima monoposto di Maranello a effetto suolo, anche se sgraziata al confronto con le coeve Lotus 79, Ligier JS11 e Renault RS10. La sua importanza nella storia del Cavallino Rampante è smisurata. Eppure le cose non andarono così felicemente per il telaio 040: con il successo di Monza la Ferrari vinse anche il suo sesto Campionato del Mondo Costruttori, che sarebbe stato l’unico campionato vinto da e con Giles Villeneuve. Monza segnò l’ultima vittoria della carriera di Scheckter, che divenne soprattutto l’ultimo Campione del Mondo Piloti di Enzo Ferrari, un titolo che il marchio avrebbe riconquistato solo nell’era di Michael Schumacher. Nelle parole di Scheckter, “Enzo è stato sempre fantastico. Ricordo che ero nella sede della Ferrari a Maranello. Stava passando, si fermò, disse: “Ciao campione” e se ne andò. È l’unica cosa che mi ha detto dopo aver vinto il titolo”.
SEMPRE NELLE SUE MANI. La carriera di Scheckter alla Ferrari proseguì nel 1980 con la poco brillante 312 T5, prima di decidere di ritirarsi. Di tutta la sua carriera, Scheckter desiderava possedere una sola vettura, la 040, che gli fu destinata dalla Ferrari. Come dimostra la fattura d’acquisto originale, conservata in archivio, Scheckter ne divenne proprietario l’8 novembre 1982 e fece spedire la 040 all’importatore inglese Maranello Concessionaires. Dal 1982, questa straordinaria monoposto è rimasta nella scuderia del suo campione. Esibita in diverse occasioni, la Ferrari 312 T4 #040 è tornata a Maranello per la ricostruzione del motore prima dei giri dimostrativi al Gran Premio del Bahrain del 2010. Durante la proprietà di Scheckter, è sempre stata trattata con la cura e l’attenzione necessarie per mantenerla in condizioni operative, e la sua ultima uscita importante è stata al Gran Premio d’Italia del 2019. Durante quel fine settimana, Scheckter si è riunito con alcuni dei suoi vecchi meccanici e con il suo vecchio amico Piero Ferrari, per la gioia dei tifosi.
COME È USCITA DALLA FABBRICA. Poiché questa Ferrari non ha corso dal 1979, rimane del tutto originale rispetto a quando ha lasciato la fabbrica: straordinariamente è uno dei due soli esemplari rimasti nelle specifiche T4 dalla stagione 1979, mentre molti altri sono stati modificati per diventare T5. Molte parti sono numerate con timbri di fabbrica, come gli ammortizzatori regolabili. Una delle caratteristiche più evidenti sono le cinture di sicurezza originali Arexons, ben usurate dalla stagione 1979 e dal successivo utilizzo. È importante notare che questa 312 T4 non è mai stata guidata da nessun altro se non da Jody Scheckter. E anche questo fattore ha contribuito al raggiungimento di un prezzo di aggiudicazione davvero importante: 7.655.000 euro.
Foto: RM Sotheby’s