Pagani Utopia Roadster: non hai 3 milioni? Sogna!
Sarà capitato anche a voi di vedere sui social lo stralcio di una videointervista in cui Horacio Pagani dice che le hypercar sono oggetti inutili e che le sue stesse auto sono macchine… inutilmente costose. Beh, se lo dice lui… fatto sta che non ce la siamo proprio sentita di tornare sull’argomento in occasione dell’anteprima europea della Pagani Utopia Roadster.
MERAVIGLIA MILIONARIA. A proposito di auto costose: la Pagani Utopia Roadster costa la bellezza di 3,1 milioni di euro, tasse escluse, e per averla bisogna aspettare almeno sei mesi dopo averla ordinata. Prime consegne nel 2025, ma c’è chi per stringere quel volante dovrà attendere addirittura il 2027. Follia? Può darsi, per l’uomo della strada che gioielli del genere può solo sognarli, ma non per i pochi fortunati che si metteranno in garage l’ultimo capolavoro frutto del savoir faire unico della piccola fabbrica-gioiello di San Cesario sul Panaro.
SI FA IN TRE. La Pagani Utopia è stata progettata sin dall’inizio per essere sia coupé sia spider. Solitamente, chi privilegia le prestazioni opta per le coupé, poiché sono tendenzialmente più leggere e agili. Ma non è questo il caso. Le portiere mantengono la scenografica apertura a farfalla della coupé, e quando si desidera viaggiare con l’aria tra i capelli e godere senza filtri, a contatto con la natura, delle note celestiali del V12, il tettuccio rimovibile (in gran parte vetrato: rende l’abitacolo più luminoso) può essere posizionato su un cavalletto, trasformandosi in un pezzo di design da ammirare. È anche disponibile un soft-top, da riporre in una valigia in sostituzione del beauty case che solitamente si trova appena dietro i due sedili. Tre hypercar in una, con dettagli unici come la chiave che riprende le forme della versione chiusa. Inutile dire che, come al solito, con i rivestimenti dei sedili ci si può sbizzarrire senza freni alla fantasia. In una roadster da sogno che farà girare la testa anche a chi delle auto importa poco o nulla, d’altronde, non poteva essere altrimenti.
ELOGIO DELLA LEGGEREZZA. Ma la magia non è solo quella visibile agli occhi: si nasconde anche sotto la “pelle” della Pagani Utopia Roasdster. E se, ormai, nelle Pagani l’uso esteso della fibra di carbonio non fa più notizia, non si può non rimanere affascinati dal fatto che i progettisti abbiano messo a punto quaranta formule di materiali compositi diverse per costruire la nuova hypercar. Anche per questo la Utopia Roadster ferma l’ago della bilancia a quota 1.280 kg, lo stesso peso della coupé: un dato sorprendente, per un’auto non certo compatta e mossa da un monumentale dodici cilindri biturbo da ben 864 CV.
COME LA GUIDA COMANDA. Ogni motore viene assemblato da un singolo operaio. La risposta dei due turbo è immediata, ma violenta solo quando è il pilota a deciderlo, ma la cosa più straordinaria, di questi tempi, è che di mezzo non ci sono batterie pesanti e nessun sistema ibrido. In collaborazione con la britannica Xtrac, la Pagani ha progettato un cambio manuale a sette marce in grado di gestire la spaventosa coppia del V12 biturbo grazie a una robustezza degna di una trasmissione di un’auto da corsa e a una frizione multidisco sorprendentemente leggera e dalla corsa ben modulabile.
PASSIONE INESTIMABILE. Al di là di tutto questo, la straordinarietà di una Pagani sta anche nel tempo che nei reparti della fabbrica di San Cesario sul Panaro viene dedicato per rincorrere senza sosta la perfezione. Tanto per darvi un’idea, per fare un volante, che viene ricavato da un blocco unico di metallo pesante decine di chili, servono cinque giorni di lavoro, ai quali ne vanno aggiunti altri per personalizzarlo secondo i gusti del cliente. Sono chicche come questa, a costituire il valore aggiunto di un bolide capace di sfrecciare sul filo dei 350 km/h. E sapete qual è la cosa ancor più bella? Horacio non ha escluso l’arrivo di serie speciali delle Utopia, Roadster compresa, nel prossimo futuro. Wow!