Pagani Imola: hypercar stradale pronto pista
Un nome non certo casuale per l’ultima creazione della Pagani: si chiama Imola, un omaggio al circuito dove si sono svolti gli oltre sedicimila chilometri di test prima del debutto ufficiale atteso per il prossimo Salone di Ginevra di marzo. Pagani la definisce una vettura laboratorio che proprio grazie al focus sulle massime prestazioni in pista ha permesso agli ingegneri di San Cesario di portare al debutto una pletora di novità tecniche tanto sotto alla carrozzeria di carbonio quanto in campo aerodinamico.
FUNZIONALE. E proprio le vistose appendici aerodinamiche distinguono immediatamente la Imola dalle altre Huayra. Come dichiara il fondatore Horacio Pagani questa vettura fa a meno di certi canoni estetici tipici delle Pagani per andare ancora più forte in sicurezza. Se il frontale adotta uno splitter maggiorato e prese d’aria maggiorate è nella parte posteriore che la Imola rivela tutta la sua vocazione pistaiola con una grande presa d’aria sul tetto, l’alettone e l’enorme diffusore. Non mancano poi leggerissimi cerchi in lega forgiati e gli enormi dischi dell’impianto frenante Brembo da 398 mm davanti e 380 dietro con pinze – rispettivamente – a sei e quattro pistoncini.
‘ATTIVE’. Alcune tra le innovazioni sotto pelle più importanti della Imola si trovano nel comparto sospensioni; ne è stata modificata la geometria – specie al posteriore dove le ruote hanno il compito di scaricare a terra tutti 1100 Nm di coppia del V12; ancora più importante – sebbene annunciate già qualche mese fa alla presentazione della Huayra Roadster BC – sono gli ammortizzatori a controllo elettronico portati al debutto su una Pagani proprio dalla Imola; questi dialogano con la centralina istante per istante ‘coordinandosi’ con il lavoro del motore, del differenziale e dei flap aerodinamici attivi. Sotto al cofano il ‘seimila’ dodici cilindri biturbo sviluppato dall’AMG sviluppa 827 cavalli ed è accoppiato come sulle altre Huayra al cambio robotizzato a singola frizione a sette rapporti.
‘MENO VERNICE’ MENO PESO. Ancora una volta grande attenzione è stata dedicata al contenimento dei pesi e all’utilizzo di leggeri materiali compositi per ogni dettaglio della vettura. La Imola ferma infatti la lancetta della bilancia a soli 1246 kg, diverse centinaia di chili in meno di molte sportcar e supercar moderne. Le nuove formule brevettate dalla Pagani per il carbotitanio e il carbotriax hanno permesso di aumentare la rigidità della monoscocca senza scottare svantaggi in termini di peso. In fibra di carbonio sono poi realizzati tutti i pannelli della carrozzeria, dove – rispetto agli altri modelli della casa – si risparmiano ulteriori cinque chilogrammi grazie ad un innovativa tecnica di verniciatura denominata Acquarello Light; a parità di colore e di protezione della carrozzeria gli uomini della Pagani sono riusciti ad ottenere uno strato di vernice molto più sottile.
SOLD OUT. Come per tutte la Huayra anche l’abitacolo della Imola è un trionfo di materiali nobili e attenzioni al dettaglio come il meccanismo della leva del cambio sequenziale o gli strumenti del cruscotto. La Pagani Imola sarà realizzata in soli cinque esemplari e come spesso accade per le creazioni della Pagani sono già state tutte vendute ad un prezzo di cinque milioni di euro più tasse.