Nissan Juke Rally Tribute: il travestimento perfetto
Se ti sei appena svegliato, potresti anche credere di stare ancora sognando. Già perché una Nissan Juke travestita da macchina da rally degli Anni ’70 non può essere vera. Infatti non lo è. O quasi. Perché anche se tecnicamente è solo un rendering, una simulazione computeresca, questa Juke virtuale è un tributo molto realistico per celebrare i 50 anni dalla vittoria all’East African Rally della mitica 240Z (sulla versione stradale della Datsun ci correva pure Paul Newman…). Ecco quindi che sul cofano nero della suv della porta accanto sono spuntati un paio di fanaloni supplementari, mentre su tetto e fiancate adesso campeggiano le tabelle col numero 11. Ma non basta. I passaruote sono stati generosamente allargati per incorniciare gomme da mezzo militare. La differenza più evidente con la Nissan che fu? No, non è l’altezza della macchina, il motore. Che sulla coupé del 1971 era un sei cilindri in linea di 2,4 litri con 210 cv mentre nel caso della Juke i progettisti hanno pensato a una propulsione ibrido elettrica. Con grande efficienza certo, ma soprattutto con una coppia istantanea. Per te che vuoi tirarti fuori dai guadi il prima possibile. Vuoi sapere dove hanno piazzato le ruote di scorta? In piedi nel baule, al posto di spesa e passeggini. Mica male, no?
LA STORIA INSEGNA CHE… Adesso non fare quello che “no, una cosa così non si era mai vista”. Perché la verità è che Nissan è una delle abbonate alle competizioni dove c’è da impolverarsi. E no, non penso solo ai rally. Penso soprattutto alla Dakar. E alla Nissan Patrol Fanta Limon del 1987 o alla Patrol GR tornata quest’anno a quelle latitudini dopo 23 anni (partecipando alla sezione Classic), per non parlare della Navara col V8 delle edizioni precendenti. E, ovviamente, alla Juke in versione dune-buggy di una decina di anni fa, con le ruote di scorta incastonate nelle fiancate.