Nel 2026 diremo addio alla Mercedes Classe A
In una recente dichiarazione alla stampa, il direttore tecnico della Mercedes, Markus Schäfer ha confermato che la Classe A è già in odore di pensione e che non sarà sostituita. La gamma delle compatte della casa tedesca, quindi, nel 2026 sarà composta da quattro modelli soltanto: CLA, GLA, GLB e una Baby G.
Nel 1997 la Mercedes stupì il mondo dei motori con la Classe A, un’utilitaria di lusso con forme da monovolume
DAL 1997. Schäfer giustifica questo cambio di rotta spiegando che la Mercedes, d’ora in avanti, si focalizzerà su quei modelli che incontrano il gradimento dei grandi mercati globali. E sebbene la Classe A a due volumi abbia ancora un certo appeal in Europa (in Italia, per esempio, pesa per circa 15% sulle vendite totali), la necessità di razionalizzare la produzione comporterà alcuni inevitabili sacrifici. E non di poco conto, dal momento che la Classe A è un modello importante per la casa di Stoccarda, sin dal lancio della prima generazione, nel 1997.
La Mercedes Classe A di seconda generazione (2004) e, sotto, quella che ne ha raccolto il testimone nel 2012
PUNTARE IN ALTO. La decisione dello stop alla produzione della Classe A riflette dunque un cambiamento strategico della casa tedesca, che so concentrerà su modelli più “redditizi”. Sarà. Certo è che questo nuovo orientamento strategico solleva interrogativi sull’importanza del mercato europeo per la casa tedesca. L’Europa è da sempre un mercato chiave per il marchio, anche se negli ultimi anni si è assistito a una crescente attenzione dei costruttori verso mercati extraeuropei. In particolare quello cinese, dove la potente e spietata concorrenza dei produttori locali, che offrono veicoli tecnologicamente avanzati a costi inferiori, sta influenzando le strategie dei grandi marchi del Vecchio Continente. Che, tra l’altro, stanno subendo un forte calo della domanda sui mercati continentali.
La Mercedes Classe A di quarta generazione, lanciata nel 2018 e aggiornata nel 2022. Uscirà di scena il prossimo anno e non avrà un’erede
EUROPA ISOLATA? Sia come sia, la fine della produzione della Classe A rappresenta un cambiamento significativo nella strategia della Mercedes, evidenziando, una volta di più, la progressiva e, forse, inarrestabile diminuzione dell’importanza relativa del mercato europeo nelle future scelte del marchio. Al netto di queste considerazioni, sorgono però spontanee alcune perplessità, legate soprattutto alla volontà della casa di concentrare i propri sforzi nella realizzazione di modelli di lusso molto costosi, a scapito di quelli un po’ più abbordabili, come appunto la Classe A. Specie in un mercato come quello europeo che vale pur sempre 12-13 milioni di vetture l’anno, e che potrebbe assorbire un numero considerevole di modelli di taglia media di qualità come la Classe A.
