Mustang nuova, tra nostalgia e digitalizzazione
EVENTO STORICO. In inglese si usa la parola “stampede” per descrivere la fuga precipitosa di animali nella stessa direzione. E Ford, per celebrare la presentazione della nuova Mustang, ha organizzato a margine del Salone di Detroit un raduno oceanico con 2000 esemplari vecchi e nuovi della sua sportiva più famosa battezzato “S7ampede”, con la “t” sostituita dal 7 per sottolineare la generazione alla quale la vettura è arrivata.
SUCCESSO INATTESO. La prima Mustang fu presentata nel 1964: nel primo anno la Ford prevedeva di produrne 7500 esemplari, ma solo nelle prime 24 ore Ford raccolse 22.000 ordini. Dopo 10,3 milioni di esemplari commercializzati da allora – e sette anni consecutivi come regina mondiale delle vendite di coupé sportive – la Mustang è diventata un’icona globale, anche se gli Stati Uniti rimangono il suo mercato di riferimento. E a differenza di alcune altre case, come la Dodge, che ha scelto di terminare la produzione delle sue sportive Charger e Challenger, Ford ha deciso di continuare con la Mustang, oltretutto con motori senza forme di elettrificazione. “Investire in un’altra generazione di Mustang è una grande affermazione in un momento in cui molti dei nostri concorrenti stanno abbandonando il business dei veicoli a combustione interna” ha affermato Jim Farley, CEO di Ford Motor Company. “Ford, invece, sta potenziando il suo piano di crescita ICE (“Internal Combustion Engine”, motori a combustione interna), aggiungendo tecnologia”.
POTENZA ANCORA SEGRETA. Pur non rivelando dettagli precisi sulla potenza, Ford descrive la nuova Mustang come la “più esilarante e più divertente da guidare di sempre”. Ha confermato la presenza del quattro cilindri turbo 2.3 EcoBoost, che però non arriverà in Europa, e annunciato la rivisitazione del Coyote V8 di 5.0 litri. Questo motore, che è arrivato alla quarta generazione, sarà l’aspirato di serie più potente mai montato su una Mustang GT. In assenza di dati ufficiali valgono le speculazioni: saranno probabilmente 480 i cavalli della versione “normale”, per superare il modello attuale (presentato nel 2014), che ne ha 450. La nuova Mustang comincerà ad essere venduta negli Stati Uniti nell’estate del 2023 e arriverà in Europa successivamente. Sarà disponibile sia con carrozzeria coupé, sia convertibile. È stata rivista nel design, sempre muscoloso, ma più squadrato ed elegante. All’anteriore i designer sono intervenuti soprattutto sulla forma dei fari e sul cofano, che sulla GT esibisce un’ampia presa d’aria per differenziarla dalla “piccola” EcoBoost.
DIGITALIZZAZIONE ESTREMA. Le novità maggiori, però, sono dentro l’abitacolo, dove spiccano due grandi schermi configurabili da 12,4 e 13,2 pollici, le cui funzioni sono state ispirate al “gaming” per corteggiare i clienti più giovani, fra i 20 e i 35 anni. L’esperienza digitale è stata definita addirittura “rivoluzionaria” dal management di Ford, perché il quadro strumenti, progettato con lo stesso strumento 3D di Unreal Engine utilizzato nei videogiochi più moderni, può essere personalizzato per visualizzare diversi design animati legati alla modalità di guida. La plancia è di ispirazione aeronautica, anche se oltre ai comandi digitali c’è ancora una gran quantità di altri tasti manuali.
MANUALE O AUTOMATICA. I materiali sono di pregio e Ford ha riservato molta attenzione ai dettagli, inclusi quelli sui colori. Ad esempio i freni Brembo sono disponibili anche in blu, oltre che in rosso, grigio e nero. Forse per ricordare la “Blue Lady”, come era stata battezzata la Mustang di Jim Morrison: la sola auto che il frontman dei Doors abbia mai posseduto. La Mustang è disponibile sia con il cambio manuale a sei rapporti, sia con la trasmissione automatica a 10 marce e il Performance Pack opzionale aggiunge differenziale Torsen, ammortizzatori attivi MagneRide (in grado di monitorare il movimento di ruote e pneumatici 1000 volte al secondo), ruote e pneumatici posteriori di maggiori dimensioni, freni Brembo (anteriori da 390 millimetri e posteriori da 355 millimetri) con canalizzazioni di raffreddamento specifiche, radiatore dell’olio ausiliario, sedili Recaro e scarico attivo.
PIÙ POTENZA PER LA SORELLA “SCURA”. Alla GT, però, Ford aggiunge la Dark Horse, disponibile solo come coupé, con il V8 modificato nella distribuzione e nell’alimentazione per ottenere una potenza superiore (500 CV). In questo caso il cambio manuale a sei marce di serie è costruito dallo specialista Tremec e abbinato a uno speciale radiatore dell’olio della trasmissione. L’automatico a 10 marce è comunque disponibile a richiesta. La Dark Horse si distingue anche per i sistemi di raffreddamento potenziati per acqua, olio e retrotreno. La messa a punto del telaio è specifica, con barre antirollio posteriori più grandi e ammortizzatori anteriori irrobustiti. Ed è di serie il Performance Pack. In più, il pacchetto Handling, aggiunge a richiesta una diversa configurazione aerodinamica grazie a un’ala posteriore simile a quella della Ford GT, molle più rigide, barre antirollio anteriori e posteriori di maggior diametro e pneumatici Pirelli Trofeo più larghi.
GIOCHI PER ADULTI. E non manca, naturalmente, qualche “americanata”. Per coloro che amano sentire il motore che romba, il “Remote Rev” permette di far variare a distanza il regime del V8 tramite un comando sul portachiavi. La GT con cambio manuale ha il “Rev Matching” che, quando si preme la frizione per cambiare marcia, mantiene automaticamente il regime del motore al livello ottimale in termini di erogazione di coppia. E per i praticanti del “drifting“, il freno a mano elettronico non ha il classico comando a pulsante ma riprende la funzionalità di un tradizionale sistema meccanico.
UN FUTURO ANCHE IN PISTA. Con la settima generazione della Mustang, la Ford vuole competere anche in varie categorie sportive a livello globale già a partire dall’anno prossimo. E nell’IMSA non gareggerà solo ufficialmente con la GT3, per la quale il V8 cresce a 5,4 litri, ma renderà disponibile anche una versione per i clienti già per la 24h di Daytona del 2024.