Morgan Plus Four LM62, come il bolide che trionfò a Le Mans
Era il 24 giugno 1962 quando, dopo 270 giri alla velocità media di oltre 150 km/h, la Morgan Plus 4 Super Sports di Chris Lawrence e Richard Shepherd-Baron sfrecciò sul traguardo del Circuit de la Sarthe, conquistando la vittoria nella classe GT 2.0 e il 13° posto assoluto nella 24 Ore di Le Mans. Sessant’anni dopo quello straordinario successo, la casa britannica ha deciso di riaccendere il mito con una serie limitata di 62 Plus Four moderne allestite sulla falsariga della mitica versione con motore Triumph targata ‘TOK 258‘ vittoriosa nella trentesima edizione della gara di durata più famosa del mondo.
RICHIAMO ANCESTRALE. Sulla nuova Morgan, battezzata Plus Four LM62, numerosi sono gli spunti che rimandano al modello da cui trae ispirazione. Entrambi i colori disponibili nella palette, il Morgan Jet Green e il Morgan Tetre Rouge, sono un omaggio alle tinte in voga all’epoca: dipinta di verde scuro, infatti, era la vettura che nel 1962 s’impose come la miglior due litri a Le Mans, mentre verniciate di un rosso antico assai vicino a quello del modello moderno erano la maggior parte delle Morgan degli anni ’60. Altro chiaro richiamo alla vettura da corsa, naturalmente oltre al numero di gara 29, dipinto in tre tondi bianchi sulle portiere e sul lungo cofano anteriore, è l’hard-top bianco: per la cronaca, nessuna Morgan, finora, era mai uscita dallo storico stabilimento di Malvern con un tettuccio rigido. Tra gli optional, comunque, i clienti che non riusciranno a rinunciare all’ebrezza della guida con il vento tra i capelli potranno optare per la tradizionale capote morbida.
DETTAGLI PREZIOSI. Allestita a partire dalla Plus Four di serie (motore quattro cilindri da due litri di origine BMW, 258 cv, telaio in alluminio ultraleggero), la versione LM62 ne esalta l’animo sportivo con una serie di altri dettagli estetici mutuati dalla leggendaria ‘TOK 258’: dai cerchioni a raggi color argento (per i quali, a richiesta, si possono avere i gallettoni a due orecchie) ai codolini dei passaruota rifiniti in nero, dal tappo del serbatoio a baionetta al rigonfiamento posteriore a cupola ricavato nella zona in cui, normalmente, veniva montata la ruota di scorta. Spulciando la lista degli accessori a pagamento si trovano, inoltre, l’immancabile volante Moto-Lita, un vero classico sulle auto d’epoca inglesi, il nastro per proteggere i fari dalle crepature provocate dal brecciolino in pista e lo specchietto retrovisore interno cromato.
PER AVERLA SI FARÀ A GARA. All’interno, dove a ricordare che ci si trova a bordo di un’auto speciale c’è una bella targhetta ‘LM62‘ con tanto di numero di serie progressivo, il gusto british si ritrova un po’ ovunque, con pregiati rivestimenti in legno Towny e, al posto delle classiche maniglie, due raffinati lacci in pelle nera. Il prezzo per tornare indietro nel tempo e sentire il proverbiale brivido nella schiena? Nel Regno Unito il listino parte da 78.995 sterline (circa 95.000 euro), ma per gli appassionati del genere c’è una splendida notizia: la Plus Four LM62 è ordinabile in tutto il mondo. E c’è da scommetterci che non impiegherà molto a fare sold-out.