Morgan e Pininfarina, ecco il sogno Midsummer
Partiamo da un presupposto: la Morgan Plus Six è un gran bel vedere. Linee toniche ed eleganti, forme moderne dal sapore vintage.
UN MATRIMONIO COI FIOCCHI. Se quella piattaforma in alluminio finisce tra le mani di Pininfarina, affiancata dalla Morgan Motor Company, allora il risultato non può che essere squisito. E infatti lo è stato. Il frutto di questa collaborazione si chiama Midsummer, e intende celebrare il periodo d’oro delle barchette europee classiche mostrando la flessibilità dell’intramontabile silhouette Morgan.
PURA NEL LOOK E NELLA GUIDA. La base di partenza è la Morgan Plus Six, mossa da un 3.0 turbo a sei cilindri da 340 CV accoppiato a un cambio robotizzato a doppia frizione; la veste estetica, tuttavia, è completamente ridisegnata, mentre il peso, di per sé basso, scende al di sotto dei 1100 kg. La Morgan Midsummer – il cui nome, in inglese, significasolstizio d’estate – è una barchetta pura che più pura non si può: niente tetto, niente parabrezza (a proteggere il pilota e il passeggero ci sono solo due cupolini) e abitacolo in vista. Insomma, guida allo stato puro: l’aria tra i capelli, il rombo del motore senza filtri, il ritrovarsi immersi nella natura… Purissima è anche la linea, nata dopo settimane di studi da parte di Morgan e Pininfarina per azzeccare la filosofia e l’approccio corretto; non troppo rétro, non troppo barocca, impreziosita dalla scritta “Pininfarina Fuoriserie” sui passaruota anteriori.
QUANTI MUSCOLI, TRA LEGNO E ALLUMINIO. Il tre quarti posteriore è la sezione più d’effetto della Morgan Midsummer: nuove proporzioni, uno stile semplice e apparentemente leggero, eppure muscolosissimo, specie nella zona dei potenti passaruota anteriori, solcati da tre feritoie. Non è di minor impatto la vista posteriore, con il doppio terminale di scarico centrale, una netta cornice che definisce il paraurti e nervature decise e marcate. Da tale angolazione si intravede anche un dettaglio davvero particolare della fiancata: una sorta di contrafforte in legno che circonda l’abitacolo, omaggio all’arte della carrozzeria degli anni ’30 e alla maestria degli artigiani della Morgan. Anche l’anteriore è inedito nelle forme e nelle proporzioni, con gruppi ottici disegnati ex novo e volumi importanti.
ANCHE DENTRO È ARTE PURA. I bellissimi cerchi forgiati di 19’’ fanno risparmiare 12 chili rispetto a quelli della Plus Six e calzano pneumatici Michelin Pilot Sport 5. Il lunghissimo cofano, invece, è costellato da aperture realizzate a mano che si ispirano ai tasti di un pianoforte. Oltrepassate con lo sguardo quei tasti e vi ritroverete a fissare un abitacolo di un’altra epoca, dove il legno, lavorato a mano, la fa da padrone. In tutto ciò, la strumentazione analogica – anch’essa artigianale – si integra alla perfezione, mentre i sedili e i pannelli delle porte sono rivestiti in morbida pelle rossa. Unica nota stonata, e non di poco, la leva del cambio, identica a quella delle moderne BMW.
GIÀ SOLD OUT. Oltre che affascinante, la Morgan Midsummer si preannuncia parecchio divertente da guidare. Non fatichiamo a credere che le prestazioni esuberanti della Plus Six saranno esaltate dagli ammortizzatori Nitron e da un peso a vuoto di 1.000 kg, oro colato, di questi tempi, per gli amanti delle auto sportive. La collaborazione tra la Pininfarina e la Morgan farà nascere solamente 50 pezzi, già tutti venduti e la cui produzione partirà quest’anno, per celebrare in grande stile il 115° anniversario della casa inglese. Noi non vediamo l’ora di vederla scorrazzare al Festival of Speed di Goodwood, e voi?