Monrace 2024: eleganza in movimento
Per l’edizione 2024 della Monrace Cup gli organizzatori, guidati dall’avvocato Cesare Lecce, hanno puntato verso Est, dalla Franciacorta verso il Veneto e il Friuli, scegliendo quindi percorsi, paesaggi e richiami inediti rispetto alle edizioni del 2022 (da Monte-Carlo all’Autodromo di Monza) e del 2023 (dalla Toscana a Cremona). Un percorso, quello che i 20 equipaggi iscritti hanno affrontato, che ha visto la partenza dal Porsche Experience Center di Castrezzato, appunto in Franciacorta, e l’arrivo al Museo Nicolis di Villafranca di Verona, dopo aver fatto tappa i luoghi dove si respira la storia dell’automobile, come la leggendaria cronoscalata daVittorio Veneto a Pian del Cansiglio (100 anni fa la prima edizione), e la factory di Italia Motor Sport, dove Miki Biasion, coadiuvato dai fratelli Parussini, realizza mirabili restauri e restomod sulla base dell’altrettanto leggendaria Lancia Delta HF Integrale.
STORICHE E INSTANT CLASSIC AL VIA! Non è stata questa l’unica novità della Monrace Cup 2024: alle auto che hanno fatto la storia, abituali partecipanti e protagoniste della manifestazione, si sono aggiunte stavolta le instant classic, vetture di recente produzione ma immediatamente destinate all’alto collezionismo. Ma cos’è la Monrace Cup? Non è una gara in senso stretto, di velocità o regolarità che possa essere. E neppure una sfilata. Sarebbe forse più corretto definirla un concorso d’eleganza itinerante, che conduce i partecipanti verso autentiche icone di bellezza, come per esempio il Museo Nicolis, dove Ivan Capelli, pilota Ferrari in Formula 1, ha firmato il volante della sua Jordan del 1993, uno dei 110 in mostra al Museo.
TANTE MARCHE LEGGENDARIE RAPPRESENTATE. I venti equipaggi hanno sfidato la pioggia portando bellezza sulle strade dell’Italia Orientale: Ferrari, Porsche, Maserati, Fiat, Jaguar, Lancia, Mini, ASA e perfino una Dallara Stradale hanno viaggiato, spesso in corteo, sempre rispettando il Codice della Strada, per farsi ammirare. C’è chi ha viaggiato con l’auto aperta sotto la pioggia, chi ha dovuto fare i conti con guarnizioni che non rendevano impermeabile né l’abitacolo né l’equipaggio, chi ha sfidato il freddo improvviso. Tutti sempre e comunque accompagnati dal sorriso: per loro l’importante era guidare, mangiare e stare in compagnia parlando di auto e corse, con gli aneddoti di Capelli e Biasion ad aprire le porte di mondi che per molti erano, fino a quel giorno, conosciuti solo da lontano.
SOSTE CULTURALI E GASTRONOMICHE. Oltre al piacere di guida e alla gioia del buon vivere, la Monrace 2024 ha aggiunto aspetti culturali di alto profilo, con la visita a una delle più belle ville della Riviera del Brenta, Villa Pisani, dimora del Settecento, che nelle sue 114 stanze ha ospitato dogi, re e imperatori, Villa Cordevigo Wine Relais, antica dimora patrizia del XVIII secolo, contornata da una tenuta di straordinario fascino adibita a vigneto, che ha ospitato gli equipaggi per una deliziosa cena e per il successivo pernottamento. Da parte sua, Magia del Brenta, ristorante con hotel ricavato dalla ristrutturazione di una “barchessa” adiacente a una storica villa del Brenta, è stata il punto di riferimento per una apprezzatissima sosta gastronomica, Villa Luppis, ex convento del Cinquecento, oggi trasformato in hotel, a Pasiano di Pordenone, ha ospitato i partecipanti nelle giornate del 4 e del 5 ottobre, immergendo gli equipaggi in un’atmosfera d’altri tempi.
MA… CHI HA VINTO? Alla fine ci sono stati anche dei vincitori, premiati da una giuria era composta da Ivan Capelli, in rappresentanza della Formula 1, da Miki Biasion, a testimonianza del mondo dei rally, e da Umberto Zapelloni, giornalista automotive e ambasciatore della stampa specializzata. In realtà a vincere è stata la passione dei venti equipaggi che si sono concessi quattro giorni per godersi le loro auto. I vincitori di categoria sono stati:
- per la categoria “BEST DESIGN” la Fiat 2300 S Coupé di Lorenzo Gargan e Matilde Zelioli;
- il “PREMIO SPECIALE SPIRITO GILLES VILLENEUVE” è andato a chi meglio ha interpretato lo spirito Villeneuve, nel caso specifico Bruce Aronson con la sua Jaguar XK 120, che ha viaggiato con la capote aperta sotto il diluvio;
- il “PREMIO ALLA PORSCHE PIÙ RAPPRESENTATIVA” è stato attribuito alla Porsche 911 GT2 (serie 996) di Alberto Busnelli e Manuela Pavanello;
- il “PREMIO ALLA DAMA DI QUESTA EDIZIONE” a Susanna Starc con la sua Porsche 911 Carrera Cabriolet (serie 997). Premio “Best in Show”, infine, alla Ferrari 365 GT 2+2 del 1969 di Marco Keller.
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