Milano AutoClassica: queste non ce le aspettavamo…
INTROVABILI O QUASI. Di auto d’epoca per passione o lavoro ne vedete a bizzeffe ogni giorno e fate ormai fatica a stupirvi anche di fronte ai pezzi più rari? Beh, Milano AutoClassica potrebbe sorprendervi. E non poco. Nei padiglioni della fiera milanese, aperti da oggi fino a domenica 20 novembre, “inciampare” in modelli introvabili o quasi – perché poco diffusi, particolarmente personalizzati o in condizioni pari al nuovo – è più facile del previsto. Eccone qualcuno in ordine sparso, alcuni anche in vendita, che vi consigliamo di andare a vedere di persona.
911 “CASALINGA” PER FARE SUL SERIO. Non si tratta di una Porsche 911 Carrera S Tipo 993 qualsiasi, ma di un esemplare modificato secondo i desideri del suo primo proprietario, che evidentemente era un tipo dal piede pesante. L’auto esposta a Milano AutoClassica, prodotta nel 1996, ha i “fianchi larghi”, con i codolini rivettati ai parafanghi sullo stile della supersonica versione da corsa RSR. Il bello è che non è un semplice vezzo estetico: di corse, e pure tanto, profuma anche il 3600 sei cilindri boxer raffreddato ad aria piazzato dietro le ruote posteriori, sapientemente elaborato per passare da 286 a 350 CV. Completa il pacchetto un assetto irrigidito e ribassato come lo vorrebbe ogni pilota, et voilà, non manca che indossare casco e guanti e scendere in pista. Piccolissimo particolare: per portarsela a casa servono 95.000 euro. Ma sul prezzo, il proprietario parrebbe disposto a trattare…
UNA 205 “BASE” NUOVA DI ZECCA… Noi, una Peugeot 205 nuova di pacca non l’avevamo mai vista. Quella in mostra a Milano AutoClassica è una di per sé poco diffusa versione Style: carrozzeria bianco latte e striscioline gialle su fianchi, paraurti e bordo inferiore dei fari anteriori (gialli sono anche i cadenini dei sedili). Si stenta un po’ a crederlo, ma la macchina ha percorso appena 65 km: sono la somma dei piccoli spostamenti fatti in più trent’anni nel piazzale e nelle sale della concessionaria autorizzata Peugeot in cui era arrivata nel 1990. Il titolare aveva intenzione d’intestarla alla figlia nel 1992, ma la ragazza conseguì la patente con un anno di ritardo rispetto alle previsioni, e nel 1993 in Italia fu vietata l’immatricolazione di veicoli senza marmitta catalitica. Problema che oggi non sussiste: l’auto, essendo corredata del certificato di storicità rilasciato dall’Asi, può essere immatricolata come veicolo d’epoca e assaggiare finalmente l’asfalto. Sempre che il suo nuovo proprietario sia di quest’idea e non la metta sotto una campana di vetro, dato che si tratta con ogni probabilità di un’auto davvero unica al mondo…
…E UNA RARISSIMA 205 RALLYE. Trovarne una inserzionata sulle riviste del settore o sui portali web specializzati è diventata un’impresa. Figuriamoci un esemplare con 58.720 km sul contachilometri. La Peugeot 205 Rallye bianca esposta a Milano AutoClassica è una chicca per veri intenditori del marchio del Leone. La scheda della vettura recita: riverniciata, tre precedenti proprietari, tappezzeria nuova, meccanica rivista, tagliandata. Insomma, non resta che girare la chiave e far frullare fino alla zona rossa del contagiri il suo cattivissimo 1300 da 101 CV…
TROVATE UN’ALTRA ALFA 75 COSÌ… Avviso importante per tutti gli alfisti che leggeranno questo articolo: allacciate bene le cinture, ma soprattutto tenetevi forte. Dal 1987 a oggi quest’Alfa 75 “prima serie e mezzo”, una 1.6 a carburatori in allestimento base che più base non si può (ma proprio qui sta il suo bello…), ha percorso solo 6.700 km. Per la maggior parte della sua esistenza ha sonnecchiato nel salone di una concessionaria Alfa Romeo di Palermo e, per rimetterla in pista, è bastato un bel tagliando e la sostituzione di una coppia di supporti in gomma del cambio. I sigilli sulle vitine dei carburatori evidenziano che la regolazione è quella fatta in fabbrica più di trent’anni fa. Unica “pecca” però c’é: una lievissima scrostatura della vernice sul tetto, dovuta probabilmente al “ricordino” di un volatile non rimosso per tempo. Starà al nuovo proprietario decidere se intervenire o no, ma è davvero il caso di aggiungere uno strato di colore su un’auto arrivata ai giorni nostri praticamente come mamma Alfa l’ha fatta?
MONDEO ST220 PER VIAGGI VELOCI CON TUTTA LA FAMIGLIA. Vi solletica l’idea di una comoda berlinona da famiglia con un motore grosso e potente? Date un’occhiata a questa Ford Mondeo ST220 allora: una macchina che in Italia i “fordisti” più sfegatati ricercano ormai col lanternino. L’esemplare in questione è del 2003 e ha all’attivo 200.000 km: non pochi, certo, ma tutti documentati, il che fa ben sperare sullo stato di forma generale dell’auto. E poi, potrete scatenare i 226 CV del 3000 sei cilindri firmato Cosworth, con una sicurezza più: i freni, nascosti dalle ruote di 18 pollici, optional, sono molto più grandi di quelli di serie, e in più le sospensioni sono regolabili, per trovare il giusto assetto in ogni condizione di guida.
UN “PANDINO” INUSUALE. Stanchi della “solita” Fiat Panda 4×4? A Milano AutoClassica c’è una bella trasformazione Scionieri del 1988 che potrebbe fare al caso vostro. La carrozzeria di Savigliano (CN) ne ha allestite davvero pochissime, il che ne fa una specie di unicorno. Aggiungeteci che il motore ha sul groppone appena 85.000 km, che sono bazzecole per il “1000” a carburatore di derivazione Autobianchi A112, e che l’interno e l’esterno hanno recentemente beneficiato di un accurato restauro conservativo. Non male, vero?
A QUESTA VISA CHRONO SERVE UNA BELLA DOCCIA. Sporca di terra, incrostata di fango, col parabrezza rotto… No, non sono le “cicatrici” di una gara, bensì il risultato di una sosta lunga una decina d’anni dentro un cascinale dell’Alessandrino. Questa Citroën Visa Chrono ha documenti e targa originali di prima immatricolazione, e a dispetto di quel che potrebbe sembrare osservandola, non è messa affatto male. Il motore non è bloccato e i fondi sono sani. In più è completa di ogni particolare, quindi restaurarla, a patto di saperci fare, non sarà un calvario. Insomma, con un po’ di buona volontà, da questo perfetto barn find può venir fuori un’auto perfetta per divertirsi nei rally per auto storiche.
128 CON FIRMA D’AUTORE. La Fiat 128 è tra le macchine più diffuse e popolari della Fiat e oggi non è difficile trovarne una ben messa. Discorso diverso vale per le serie speciali del modello, come questa rarissima Francis Lombardi esposta a Milano AutoClassica. Denominata “Smart”, nell’allestimento dell’eclettico carrozziere genovese la berlina di casa Fiat strizza l’occhio alla sorella maggiore 125: la calandra è quasi uguale, ma un po’ somiglia anche a quella della Autobianchi A111, nata nel 1969, cioé la prima auto a trazione anteriore del gruppo torinese, nel quale la casa di Desio era entrata l’anno precedente.
Foto: Alessandro Vago