Mercedes EQG: perché è un’ottima idea… che spaventa un po’
Geländewagen, una parola che in tedesco significa fuoristrada. Per gli amici, Mercedes Classe G. Per molti appassionati di offroad (e non solo), semplicemente il veicolo perfetto, in grado di unire la raffinatezza delle auto con la stella su strada con le capacità in lontano dall’asfalto dei mezzi più specialistici. Un modello che pur evolvendosi nel corso degli anni e delle generazioni – è sul mercato dal 1979 – è sempre rimasto se stesso. Anche a costo di sembrare fuori moda con la sua ruota di scorta piazzata fieramente sul portellone posteriore, gli indicatori di direzione a fare capolino sul frontale, quelle maniglie che sono tutt’altro che a scomparsa (anzi si mostrano con orgoglio su ciascuna delle portiere) e i suoi tre blocchi dei differenziali.
GIÙ DAL MONTE. Tutti elementi che la Classe G conserverà anche nella sua versione 100% elettrica (che si chiamerà Mercedes EQG), che dovrebbe arrivare sul mercato nel corso del 2024. Sì, perché ogni Classe G, dalle più spartane versioni Professional alle esagerate G 65 AMG con il V12 sotto al cofano, devono essere in grado di scendere a 60 km/h da un sentiero dello Schöckl – monte nei dintorni di Graz, in Austria, dove la G viene costruita – e rimettersi in strada senza che a bordo si percepisca una vibrazione o uno scricchiolio. Che nella Classe G elettrica sarebbero anche più evidenti. E allora abbiamo provato a pensare perché la Mercedes EQG si potrebbe preferire a una con motore a combustione, cercando di valutare i pro e i contro di questa tecnologia su un veicolo così particolare.
Perché sì
SOPRAVVIVENZA DELLA SPECIE. Il primo sì riguarda una questione di sopravvivenza. Se tutto davvero andrà come dicono, dal 2035 in Europa le uniche vetture nuove che potranno essere vendute saranno elettriche. E un mondo dell’auto senza Mercedes Classe G ci sembra deprimente. Pur con tutte le differenze del caso, la Classe G è paragonabile a una supercar, uno di quei modelli che fanno sognare. E anche in elettrico gli appassionati devono poter sognare un giorno di potersi permettere l’oggetto del loro desiderio.
SILENZIO, PASSA LA G. La Mercedes Classe G è pensata per portare i suoi occupanti in posti irraggiungibili da altre fuoristrada, solitamente in mezzo alla natura e lontani dal traffico. Farlo nel più totale silenzio, con il solo rumore delle gomme che spostano i sassi, potrebbe diventare un’esperienza immersiva che difficilmente si proverebbe a bordo di una 4×4 con motore tradizionale.
LA NATURA RINGRAZIA. Collegato al punto precedente, la motorizzazione elettrica della Mercedes EQG non inquina l’ambiente incontaminato in cui ci si può trovare. Questo è particolarmente importante in aree remote o in zone naturali, dove la conservazione dell’ambiente è una priorità.
QUESTIONE DI COPPIA. I motori elettrici forniscono una coppia elevata sin da 0 km/h, offrendo una potenza costante e immediata. Questo è particolarmente vantaggioso per i fuoristrada, dove la coppia è essenziale per superare ostacoli e terreni difficili.
IL BARICENTRO SI ABBASSA. In fuoristrada il baricentro è fondamentale per non ritrovarsi in brutte situazioni: in parole povere più il baricentro è basso più si possono forzare situazioni estreme, arrivando ad angoli di inclinazione maggiori. Con tutto il peso delle batterie nel pianale, il baricentro della Classe G elettrica sarà sicuramente più basso di quello dei modelli tradizionali.
GUARDA COME GUADO IL FIUME. Non dovendo avere a che far con il problema di come dare aria al motore, una Classe G elettrica dovrebbe avere la capacità di affrontare e superare corsi d’acqua più profondi, senza montare snorkel aggiuntivi.
Perché no
FIN DOVE ARRIVO? L’autonomia è una delle questioni più delicate per le auto elettriche e per una vettura pensata per andare lontana dalla civiltà potrebbe rappresentare un grande problema. Se infatti in un viaggio normale il tutto si riduce a una questione di tempi, che si dilatano per ricaricare le batterie, trovarsi in mezzo alle montagne o nel pieno di un deserto con la batteria a secco è un problema ben diverso. Con una G termica basta portare delle taniche piene di carburante per aumentare l’autonomia, ma con una elettrica come si fa?
NON SEMPRE C’È IL CLIMA IDEALE. Le auto elettriche non vanno per niente d’accordo con i climi estremi. Un caldo eccessivo o un freddo polare fanno crollare l’efficienza della batteria e di conseguenza l’autonomia del veicolo. Naturalmente così è anche complicato fare una stima su quanto potersi spingere in là con il proprio viaggio, tornando quindi al punto precedente.
MA QUANTO MI COSTI. Attualmente, la Mercedes Classe G meno costosa a listino parte da poco meno di 138mila euro. Già così il prezzo è semplicemente irraggiungibile da buona parte degli automobilisti. Sappiamo che generalmente le auto elettriche costano di più delle corrispettive versioni termiche, quindi il rischio è che diventi un sogno ancor più impossibile da realizzare.
PESO MASSIMO. Tutte le versioni attuali della Classe G pesano all’incirca 2,5 tonnellate. Non parliamo quindi di un modello che fa della leggerezza il suo punto di forza. Ma con le pesanti batterie che si porterà dietro la Mercedes EQG, il rischio è di avvicinarsi pericolosamente al limite previsto per chi possiede una patente B, cioè le 3,5 tonnellate. Tra l’altro il peso è uno dei nemici del fuoristrada, quindi è probabile che le capacità in offroad possano essere penalizzate.
TROPPO TECNOLOGICA. Per quanto la Classe G sia col tempo diventata sempre più tecnologica, l’attuale modello è ancora sufficientemente “vecchia scuola” per poterci mettere mano nella remota ipotesi in cui qualcosa non funzioni a dovere. Le auto elettriche sono invece praticamente impossibili da riparare da chi non sia uno specialista formato e senza gli strumenti necessari, quindi diventa impensabile per un guidatore medio risolvere qualsiasi piccolo problema che potrebbe presentarsi.