Mercedes Classe C: super tecnologica, a 4 cilindri

Una Classe S in ‘miniatura’: potremmo definire così la nuova Mercedes Classe C, perché sebbene piccola non sia proprio – è lunga 475 cm – la quinta generazione della berlina media della Mercedes riprende molti dei contenuti tecnologici introdotti solo pochi mesi fa dall’ultima Classe S. A partire dal sistema multimediale, l’MBUX di seconda generazione, uno degli infotainment più evoluti del panorama automobilistico, passando per le quattro ruote sterzanti e per i ‘Multibeam Led‘ il sistema d’illuminazione full led capace di ripartire la luce in 1,8 milioni di Pixel per illuminare (e oscurare) con precisione ogni porzione della strada desiderata. 

PAROLA D’ORDINE: EVOLUZIONE. Ma andiamo con ordine, perché a guardarla da fuori potrebbero passare quasi inosservate tutte queste novità. I designer di Stoccarda hanno infatti scelto di non rivoluzionare il design della vettura come avvenuto con la precedente generazione, ma piuttosto proseguire nel segno della continuità prendendo ispirazione dalle più recenti Mercedes Classe E e CLA: ne derivano proporzioni simili al passato, ma attualizzate da una nuova forma per fari e fanali, ora dallo sviluppo orizzontale, e da una nuova mascherina, simile alle precedenti, ma ‘ruotata’ di 180 gradi rispetto al passato. Il posteriore è più semplice e sportivo: la modanatura cromata sul portellone è scomparsa e nella parte inferiore il paraurti ‘incastona’ due terminali di scarico maggiorati.

FUTURISTICA. Ma basta aprire le portiere per scoprire tutta la modernità della nuova Classe C: la quasi totalità dei tasti fisici ha lasciato il posto al grande touchscreen da 9,5″ o 11,5″  dal quale si controllano tutte le funzioni della vettura, climatizzazione compresa. Dietro al volante un secondo schermo da 10,3″ o 12,3″ funge da cruscotto digitale ed è completamente configurabile. Delle più importanti novità dell’MBUX di seconda generazione ve ne abbiamo parlato qui, ma bastano alcune feauture a definirne le potenzialità: questo sistema è infatti in grado di aggiornarsi da solo, di riconoscere ed eseguire comandi complessi con il riconoscimento della voce e può persino interagire con la domotica di casa. Questo significa che direttamente dall’impianto multimediale, i guidatori della Classe C potranno per esempio accendere o spegnere una luce piuttosto che controllare la temperatura del riscaldamento. 

IN ELETTRICO VA LONTANO. Sempre disponibile a trazione posteriore o integrale, la nuova Mercedes Classe C sarà equipaggiata soltanto con propulsori a quattro cilindri con tecnologia ibrida leggera o plug-in e con potenze comprese tra i 163 cv del 2.0 turbodiesel ai 313 cavalli della variante ibrida plug-in. Proprio questi due propulsori sono stati oggetto di profonde modifiche da parte degli ingegneri tedeschi: il Diesel ora beneficia della tecnologia mild hybrid con un alternatore a 48V e vanta una maggiore pressione d’iniezione. A sovralimentarlo ci pensano due turbocompressori per potenze fino a 265 cv. L’ibrida plug-in offre invece una delle batterie più capienti per questo tipo di vetture (25,4 kWh), un autonomia nella sola modalità elettrica di quasi cento chilometri e la possibilità di ricaricare in corrente continua. Due i motori a benzina, anch’essi mild hybrid: sono il 1.5 da 170 o 204 cavalli e il 2.0 da 258 cavalli. Spariscono dalla gamma i sei cilindri e alcune indiscrezioni dicono che anche la prossima C63 AMG pensionerà il famoso V8 biturbo in favore di un’evoluzione del potentissimo 2.0 turbo della A 45 AMG S. Lo scopriremo nei prossimi mesi…