Maserati MC20: la livrea in onore di Stirling Moss
Qualche ora fa la Casa del Tridente ha diramato alcuni scatti dell’attesissima MC20, la futura sportiva del brand italiano, fasciata in una livrea molto particolare. La grafica scelta da Maserati rende omaggio a Sir Stirling Moss, recentemente scomparso all’età di 90 anni. Una colorazione che si rifà alla mitica 420/M/58 Eldorado, monoposto portata in corsa nel 1958 proprio dal pilota britannico durante la 500 Miglia di Monza, il Trofeo dei due Mondi.
PASSATO E FUTURO. Con questo prototipo della MC20 ‘firmato’ Stirling Moss, Maserati vuole ricordare uno dei più illustri protagonisti nella storia del motorsport mondiale, nonché interprete di alcune delle pagine più belle della storia sportiva del marchio. Tra le Maserati guidate dal pilota britannico anche la Tipo 60 Birdcage, la Tipo 61 e la velocissima 300 S. La MC20 siglerà il ritorno del Tridente nel segmento delle super sportive e soprattutto il ritorno di questo tipo di vetture in pista, dopo l’ultimo mondiale vinto nel 2010 con la MC12. La nuova sportiva sarà la prima vettura ad adottare un inedito motore disegnato, sviluppato e prodotto interamente nella factory Maserati.
QUEL GIORNO 64 ANNI FA. Anche la data di oggi, il 13 maggio, non è casuale. Tra i tanti trofei nella bacheca del campione inglese, infatti, sicuramente brilla la sua vittoria al Gran Premio di Monaco del 1956, maturata proprio il 13 maggio del 1956 a bordo di una Maserati 250F. Un’impresa epica, in quanto Moss rimase al comando della corsa dal primo all’ultimo dei 100 giri previsti lungo il tortuoso ed impegnativo circuito monegasco. Una giornata trionfale per Maserati, completata dal terzo posto – sempre con la medesima vettura – del francese Jean Behra.
MOSS E LA MASERATI. Moss, che vanta 16 vittorie su 66 Gran Premi disputati in Formula 1, è uno dei piloti più vincenti tra quelli che non hanno mai potuto festeggiare il titolo iridato. Ha sfiorato il mondiale in più di un’occasione, classificandosi al secondo posto per quattro volte e terzo in tre Campionati del Mondo, dandogli motivo di guadagnarsi il soprannome di ‘re senza corona’. Nella stagione del 1956 e in alcune gare dell’anno successivo, Moss è stato alla guida di una Maserati 250F – la sua preferita, amava ricordare – battuto solamente da Juan Manuel Fangio. Il titolo nel ’57 dell’argentino, tra l’altro, è arrivato proprio al volante di un’altra 250F, a conferma dell’affidabilità e della superiorità della monoposto di Modena.