Marcello Gandini si è spento, ma il genio vive
È un giorno triste per il mondo del car design. Si è spento oggi a Rivoli (TO), all’età di 85 anni, Marcello Gandini, tra i progettisti di automobili più creativi e completi che la storia abbia mai conosciuto.
CREATORE DI LEGGENDE. Dalla sua matita, giusto per citarne alcuni, sono nati capolavori destinati alla fama eterna, come le Lamborghini Miura e Countach, la Lancia Stratos, l’Alfa Romeo Montreal. Macchine capaci di oltrepassare i confini della loro dimensione “industriale”, di entrare nella leggenda e fare breccia nei cuori e nei sogni di intere generazioni di appassionati.
DALLE SUPERCAR ALLE UTILITARIE. Ma la sconfinata fantasia e la felicissima matita di Marcello Gandini non hanno dato vita solo ad auto in grado di muoversi magicamente tra l’immaginazione e la realtà: il designer torinese ha messo nero su bianco paradigmi destinati a lasciare il segno anche nel settore delle auto “popolari”, dando vita a modelli distanti anni luce dalle edonistiche supercar disegnate per la Bertone, come la Citroën BX e la “nuova” Mini che la Innocenti ha prodotto per quasi vent’anni, dal 1974 al 1993.
UNA VITA PER L’AUTOMOBILE. Genio del car design, Gandini ha da sempre accompagnato alle straordinarie doti di disegnatore che l’hanno fatto conoscere e apprezzare a livello globale una conoscenza profonda e a tutto campo della meccanica, materia studiata da autodidatta sin dall’adolescenza, e che gli ha permesso di lavorare come consulente per molte fabbriche, non solo nella progettazione di automobili, nonché di “laurearsi” alla veneranda età di 85 anni al Politecnico di Torino, dove lo scorso 12 gennaio, circondato da tantissimi studenti e colleghi e da molti dei gioielli da lui firmati, aveva conseguito la laurea honoris causa in Ingegneria meccanica.