Manhart MH5 900: una BMW M5 “esagerata”

Sembrerebbe che qualcuno, in Manhart, azienda tedesca specializzata dal 1986 nell’elaborazione di modelli sportivi BMW, sia venuto a sapere che la M5 di prossima generazione sarà ibrida e abbia storto il naso, pensando di salutare come si deve quella oggi a listino. Non si spiega altrimenti la decisione di deliziare gli appassionati del genere con una belva del calibro della Manhart MH5 900.

POTENZA E COPPIA DA VENDERE. Basata sulla BMW M5 di attuale generazione, la Manhart MH5 900, nel nome, non dice tutto di sé e di quello di cui è capace. Per esempio, i cavalli non sono 900, come lascerebbe intuire la sigla, ma 28 in più: una valanga che fa quasi scomparire i “soli” 625 CV forniti dal 4.4 V8 biturbo dell’auto da cui deriva. Ad aumentare non è solo la potenza pura, ma anche la coppia, che raggiunge lo stratosferico valore di 1.240 Nm: roba da far arricciare l’asfalto e far comprare al vostro gommista di fiducia quella barca che desiderava tanto…

ZERO COMPROMESSI (O QUASI). Ma come si è arrivati a numeri così spaventosi? La Manhart, senza farsi troppi problemi di politicamente corretto, ha preso le turbine direttamente dal cofano di una Mercedes S63 AMG. Per completare l’opera ha installato un enorme intercooler della Wagner, una scatola del filtro dell’aria in carbonio e aggiunto pistoni speciali e un nuovo impianto di scarico, con un’accordatina alla centralina di gestione elettronica del motore. Risultato? 928 CV, “addomesticati” (si fa per dire…) da sospensioni riviste insieme agli specialisti della KW e dai freni, che sono i carboceramici della “normale” BMW M5.   

SI FA NOTARE. ECCOME! Poi, c’è il look, e ci mancherebbe, trattandosi di un tuner. La Manhart ha fatto di tutto per differenziare la MH5 dalla già cattivissima M5 in versione Competition senza scadere nel pacchiano. C’è da dire che, tra splitter, spoiler, diffusore, alette canard, specchietti, prese d’aria e varie ed eventuali, con il carbonio non ci sono andati per il sottile, ma il risultato appaga l’occhio di chi ama questo genere di auto. La carrozzeria brilla di un bel blu quasi elettrico, “spezzato” da strisce color rame che corrono lungo la fiancata, sui cofani e sul tetto.

CIELO STELLATO. E dentro? Carbonio e pelle a gogo e un soffitto in Alcantara color biscotto che dà un tocco di calore all’abitacolo ed è impreziosito da decine di lucine a led che ricordano il cielo stellato delle Rolls-Royce. Per gli amanti delle statistiche, concludiamo col precisare che la Manhart MH5 900 è la più potente e brutale berlina mai prodotta dal preparatore tedesco. Sarà realizzata solo in cinque esemplari, ovviamente tutti personalizzabili dalla A alla Z. Il prezzo? Su richiesta…