Lexus: l’erede della LFA sarà elettrica
Toyota continua a stupire: dopo aver presentato all’ultimo Salone di Tokyo, la piccola, ma super pepata Yaris GRMN e la personalissima GR GT3 Concept, ecco le prime immagini del prototipo a batteria del marchio Lexus (il brand di lusso della Toyota). Molto probabilmente questo nuovo modello sarà l’erede a elettroni della LFA, ossia la vettura fino ad oggi più rappresentativa per la Lexus a livello di performance, disegnata dal genio di Leonardo Fioravanti.
LA PROSSIMA GENERAZIONE. La nuova concept sarà quindi la portavoce della nuova gamma Lexus Electrified, perché come anticipato lo scorso dicembre, il marchio di lusso della Toyota ha l’obiettivo di lanciare entro il 2030 solo auto con alimentazione a batteria. Proprio in quella occasione, il costruttore giapponese mise in atto una vera dimostrazione di forza, presentando la prossima generazione dei veicoli Toyota e Lexus, svelando in una sola volta ben 16 prototipi, in cui figurava, tra le altre, l’erede della LFA.
SIMBOLO DEL FUTURO. La nuova supercar della Lexus simboleggerà il futuro del marchio. Infatti, oltre a essere estremamente performante dal punto di vista velocistico, con uno scatto 0-100km/h poco sopra i due secondi, ed estremamente efficiente sul lato energetico, con oltre 700 km di autonomia, la futura sportiva a ‘pila’ giapponese, si mostra interessante anche sotto il profilo delle innovazioni tecnologiche. Le ottime prestazioni promesse dalla Lexus derivano dalla tecnologia delle batterie a stato solido, ovvero accumulatori che presentano una densità energetica elevata, tempi di ricarica più contenuti e maggiore sicurezza (perché meno infiammabili).
DESIGN. Il nuovo prototipo giapponese viene definito l’erede elettrico della LFA anche per merito delle proporzioni, molto simili a quella della hypercar giapponese (la LFA) prodotta in soli 500 esemplari nel biennio 2010-2012. Tuttavia, la concept si distingue per la silhouette, caratterizzata da un lungo cofano e da un abitacolo molto arretrato, quasi interamente basato sull’asse posteriore delle vettura. E dai rendering è possibile anche apprezzare l’impatto stilistico della carrozzeria, che contrappone a zone rotonde e sinuose, linee nette e decise che interrompono la continuità della ‘matita’. Con questo design si aprono quindi vuoti e feritoie, come nel caso della vista laterale, a livello delle minigonne, nel tetto e nel posteriore, che garantiscono alla sportiva elettrica giapponese un certo aspetto dinamico e corsaiolo. (Testo: Federico Giavardi)