L’ennesima Porsche 911 GT3 RS 4.0 mai usata va all’asta
Non sappiamo con certezza come siano i cancelli per il paradiso, ma qui siamo tra appassionati semplici: dateci la portiera aperta di una Porsche 911 GT3 RS 4.0 e non ci perderemo in lagne. La 997 GT3 – con i suoi 435 cavalli, il bilanciamento pressoché perfetto, le linee maliziose e l’estremo coinvolgimento sensoriale – è una delle sportive migliori di sempre da guidare, e la GT3 RS è la sua versione ancor più affilata e criminale. Ecco, la 4.0 rappresenta lo step successivo, l’apoteosi, il canto del cigno di tutte le 911 con il motore Mezger, un animale così puro da esser paragonato a mezzi come la 458 Speciale, l’LFA e la Noble M600. Quando venne presentata pochi restarono seduti sulla sedia: 500 cavalli e 460 Nm di coppia (gli stessi valori della successiva 991 GT3 RS) da un flat six ingrassato fino a 4.0 litri, albero motore rubato alla RSR, cambio manuale, 1360 chili di peso e un coinvolgimento alla guida più cristallino di un lago ghiacciato.
SEXY E VELOCE. Cosa ancor più apprezzabile (dal mio punto di vista) era l’estetica sempre aggressiva e arrogante della 4.0, ma meno da ‘evidenziatore’: i colori standard erano il Carrera White con decals grigie e rosse e cerchi sempre bianchi o il Basalt Black con la medesima livrea. Nel 2011 la 4.0 girò al ‘Ring nello stesso tempo di una 812 Superfast o di una Zonda F Clubsport, limando un paio di secondi dal 7’29’’ ottenuto anni prima dalla maestosa Carrera GT. La desiderabilità della 997 più evoluta e specialistica di tutte si chiudeva con cerchi monodado, freni carboceramici, sedili in carbonio e interni in pelle e Alcantara. Insomma, se vi piace la guida analogica e non compromessa poche altre vetture potranno darvi soddisfazioni simili.
ODE ALLA GUIDA. Il problema è che ciascuno dei 600 esemplari prodotti della GT3 RS 4.0 è diventato quasi un simbolo del piacere di guida, come un’ultima linea di difesa per non cedere alla noia mortale delle auto attuali. Risultato? Se aggiungete il fattore rarità a quello di significato intrinseco otterrete esattamente 811.000 dollari (775.000 euro), cifra alla quale è stata battuta l’ultima 4.0 andata all’asta. Condizioni intonse da scena del crimine ripulita da professionisti, tutti i pacchetti optional possibili e immaginabili, stupendi interni bicolore (una combinazione di rosso e nero che non ci dispiace per nulla) e un elegante Carrara White hanno reso questa 911 dannatamente irresistibile; essendo in specifica USA non monta il rollbar dietro ai sedili, ma almeno avrete un sacco di spazio per i bagagli.
APPASSIONATI… DI SOLDI. Ora giungiamo al solito, problematico, nocciolo della questione: parlando di una 4.0 mi sarei aspettato una Porsche non ultrachilometrata ma comunque vissuta, usata, goduta. È lo stesso concetto di una Clio Williams o di una Caterham, portato al livello superiore, auto che non comprate per fissarle e basta, le acquistate perché non vedere l’ora di prenderle e portarle sui vostri passi di montagna preferiti, non ci dormite la notte. Sfortunatamente (perché ci illudiamo ancora?) questa 4.0 del Massachusetts in tredici anni ha percorso 144 miglia, ovvero 232 miseri chilometri. Indecente. Ci auguriamo che il nuovo proprietario abbia più passione dei precedenti, altrimenti avrà pagato quasi 800.000 euro per un meraviglioso soprammobile, e nel caso di una 4.0 sarebbe un crimine imperdonabile.