L’elettrico surriscalda la sfida tra brand
Stellantis lancia il guanto di sfida per il dominio globale nel campo dei motori elettrici a Volkswagen, che intanto in America ha deciso di chiamarsi Voltswagen per la divisione EV, mentre BWM alza la voce e fa sapere che a Monaco di Baviera sono entrati al momento giusto nel segmento e recupereranno l’apparente gap. Insomma, l’elettrico si sta scaldando sempre più e già stare a guardare come i brand si rincorrono negli annunci è uno spettacolo che raramente si è visto. Se non ai tempi della bolla Internet e mai nel mondo dei motori. Ma andiamo con ordine, precisando che sono tutte notizie di un solo giorno (30 marzo 2021) e non di settimane, che mandano sullo sfondo il vero tema attuale dell’industria automotive: la penuria di microprocessori che sta rallentando la produzione di diversi veicoli (qui per saperne di più).
PARTIAMO CON STELLANTIS. Il gruppo franco-italo-americano – come si evince dalle parole del Country manager per l’Italia Santo Ficil – punta a un’offerta di veicoli elettrificati senza pari e ai 29 modelli già disponibili ne ha annunciati altri 11 entro la fine dell’anno ai quali si aggiungeranno, entro il 2025, versioni a batterie per tutti quelli nuovi lanciati sul mercato a livello globale. L’obiettivo è di diventare leader assoluto della mobilità sostenibile con un approccio a 360 gradi e una proposta che punta a farne l’unico player del mercato capace di garantire una mobilità senza emissioni con formule d’acquisto e leasing che spaziano da un giorno a cinque anni, e per tutte le fasce d’età. Nello sforzo, sono coinvolti tutti i brand e tutte le tecnologie a partire dalle elettriche pure, come la Fiat Nuova 500 o la Peugeot e-208, passando per le ibride plug-in come la Jeep Wrangler 4xe o la Peugeot 508 PSE da 360 cavalli. Spazio anche alle ibride mild con le proposte di Fiat 500 e Panda e a proposte meno ‘tradizionali’ ma efficaci per la mobilità urbana come il quadriciclo elettrico Citroën Ami destinato anche ai giovanissimi, a partire dai 14 anni. Non sono infine esclusi i mezzi commerciali full electric come il nuovo e-Ducato di Fiat Professional, la versione elettrica del furgone più venduto in Europa nel 2020, al quale si affiancano l’Opel Vivaro-e, il Peugeot e-Expert e il Citroën Ë -Jumpy.
VOLTSWAGEN. In America, intanto, Volkswagen ha annunciato e subito negato (creando un piccolo giallo) che introdurrà una nuova unità operativa, la ‘Voltswagen of America‘, dedicata esclusivamente alle proprie auto elettriche. L’annuncio è venuto fuori con un comunicato stampa pubblicato, pare per errore ,sul sito del colosso automobilistico tedesco e successivamente rimosso, come racconta l’emittente americana Cnbc. Un portavoce della compagnia non ha voluto commentare il comunicato, ma una fonte a conoscenza dei piani della società ha confermato il progetto alla Cnbc. La nota indicava che il nuovo marchio è atteso per maggio e definiva la decisione una “dichiarazione pubblica sull’investimento lungimirante della compagnia nella mobilità elettrica“. Secondo i piani, solo le auto elettriche potranno fregiarsi del marchio ‘Voltswagen’, che sarà di colore blu chiaro, mentre quelle a benzina e diesel continueranno ad avere il tradizionale marchio ‘VW’ in blu scuro.
INFINE, BMW. Il gruppo bavarese nell’ambito di una serie di interviste al board dal titolo ‘Delivering Net Zero’, ha sottolineato di aver programmato con precisione il passaggio alle auto elettriche e i prossimi lanci ribalteranno l’idea che la casa automobilistica tedesca sia rimasta indietro nella transizione, pronta invece a competere con la Tesla. Parola del Ceo Oliver Zipse, che ha aggiunto: “Si ha la percezione che ci siamo presi una pausa, ma in realtà non ci siamo presi nessuna pausa. Abbiamo aspettato il momento in cui l’elettromobilità potesse davvero raggiungere volumi più alti.” Bmw si aspetta che entro il 2030 metà delle vendite globali arriveranno da modelli completamente elettrici, un approccio comunque più conservatore rispetto a quello tracciato dalla Volkswagen.
