L’EICMA dei centauri in un minuto e mezzo
La verità è che l’EICMA è un porto di mare. Prova per un attimo a guardare la gente, non le moto, e ti accorgerai che ti sta passando davanti un intero mappamondo. Del resto il salone milanese è un’occasione unica per farsi un’idea su quale sarà la compagna giusta per le tue prossime scampagnate (ogni riferimento alle stangone degli stand è puramente casuale). E quindi, dopo aver fatto un giro per cercare di raccontarti le novità, senza rovinarti a) la sorpresa, b) quello che vedrai su Veloce nei prossimi mesi, insomma, mi sono detto, ma perché non lo chiedo a loro, quali sono le moto giuste? E così ho fermato quelli lì che hanno la faccia da centauro anche se sono donne. E gli ho sparato tre domande facili facili, per vedere l’effetto che fa. Per poi scoprire che alla fine siamo tutti uguali anche se uno guida tre cilindri e l’altro va a due. Buona visione.
E se poi all’EICMA non ci sei stato per qualche motivo (tipo la fidanzata ha preferito portarti all’Ikea), e in giro in quella giungla che è internet hai visto solo gran foto di stand e non delle novità o dello spirito della festa, della ressa che ti viene da spingere anche se sei davanti al computer, o dei dettagli, come se avessi la moto sotto il sedere, be’ consolati con questo riassunto di emozioni. All’EICMA va a finire che si gira tra gli stand a riscoprire linee, mode, tendenze. Che molto spesso sono semplicemente ritorni di fiamma. Come il Dragster dell’Italjet, figlio degli anni ’90, o il becco della mitica Suzuki DR Big delle Dakar di fine anni ’80 che spunta sul muso della V Strom 1050. Per rimanere in tema amarcord, ecco i revival strappalacrime: la Kawasaki Z900 RS (un grande classico), la Mondial HPS 300 (anche se l’azzardo elettrico non passa certo inosservato), la Benelli 400 (che piacerà anche a lei) e la BiMota TesiH2. Mentre l’Honda Crazy Monkey merita l’Oscar per gli effetti speciali e il Ciclone Garelli riporta in auge il “tubone” (ma rigorosamente elettrico). La Livewire invece rimane la rivoluzionaria di turno, se non altro perché un’Harley elettrica non può non esserlo… (a proposito, ci sono anche le e-bike di Milwaukee).
Lo stand degli scooter Me, con tanto di versione Deus, fa subito Apple store. Da un estremo all’altro: la Honda Gold Wing, meno mastodontica del previsto, rimane una tourer di riferimento, se non altro per quel 6 cilindri boxer di 1800cc che sembra un monumento ai petrolhead. Belli i prototipi Peugeot P2X, Café Racer e Roadster, mozzafiato il poderoso motore fuoribordo Yamaha XTO 425 V8 5600cc. E per finire Moto Guzzi punta tutto (o quasi) sull’Experience: viaggi organizzati direttamente da Mandello per vacanze bicilindriche. E se dopo il ritorno del turbo pensavi di averle sentite tutte, be’ tieniti: c’è pure un’Aston Martin a due ruote. Si chiama AMB 001 ed è una Brough Superior in chiave Aston (cioè Stirling Green con Lime Essence e cerchioni neri opachi, rigorosamente non omologata). Il motore è il noto bicilindrico sovralimentato della casa motociclistica di Sua Maestà, con 180 cavalli (e 180 chili di peso a secco). Cento pezzi per 108mila euro.
E se hai il pallino delle inglesi allora ci sono anche la Thruxton 1200, con quel cupolino che vale la moto, e quel mostro che è la Triumph Rocket 3R con il poderoso tre cilindri di 2500cc. Vedrai che sgomitando un po’ riuscirai a lasciare lo stand Triumph e a entrare trionfalmente in quello Ducati. Certo, la Panigale V2 non passa inosservata, ma vedrai che la Streetfighter V4S è a dir poco magnetica.
E poi c’è la Scrambler DesertX, con quel look che trasuda Lucky Strike da tutti i tasselli, ma che purtroppo è un prototipo (per ora). Dai bavaresi ci sono due naked da non perdere: la BMW F 900R (coi suoi 105 cavalli tutti da derapare…) e un prototipo futuristico, la Vision DC Roadster, un gioco di stile che teletrasporta il boxer nell’era dell’elettricità. Uno degli stand più cool è quello di Rizoma, dove il design delle moto più sexy viene esaltato dai noti accessori made in Italy. Restando nel Bel Paese ci sono il Caballero 500 Anniversary, 50 esemplari per i 50 anni del celebre modello della Fantic e l’Aprilia Tuono V4 1100 Factory: 175 cavalli e le sospensioni semiattive Smart EC 2.0 di Ohlins. Bellissimi gli stivali off-road di Gaerne che ripropongono grafiche col sapore degli anni 70, interessante la galleria Alpinestars con le tute dei campioni in bella mostra (e anche belle grattugiate).
Per gli aspiranti smanettoni c’è lo stand VR 46 Riders Academy di Valentino Rossi, rigorosamente giallo e blu. Ami il fango e speri che tuo figlio passi dal saltarci dentro a saltarci sopra? Ci sono le mini moto KTM e Husqvarna, anche elettriche. Guidi vintage? Allora ti piacerà la serie di caschi jet Arai con grafiche memorabili. Sei uno che ama il design minimal (direi tipo Ikea ma visto che ti sei perso l’Eicma per colpa sua… non voglio girare il coltello nella piaga)? Bene, allora la Cake Kalk OR è la tua moto (elettrica) da off-road. Pesa meno di 70 chili e ha quel look che ben conosci, semplice e razionale. Tre modalità di guida e tre tarature della frenata rigenerativa (se poi ti venisse una voglia matta di usarla per strada allora c’è la versione omologata, la Kalk &). Fine dell’anteprima.
Chissà quale altra novità Veloce troverai. Ecco, a proposito: c’è anche Veloce, ospite di In Sella (stand G71, padiglione 9). Del resto una Dallara Stradale gialla tra le moto non passa certo inosservata. Metti mai che riuscissi a liberarti mollando donna e Ikea in colpo solo
