Le promesse suggestive di Laffite Automobili
DEBUTTO IN FLORIDA. Come Veloce aveva anticipato qualche settimana fa, la startup italiana Laffite Automobili di Bruno Laffite, nipote dell’ex pilota di F1 Jacques, ha presentato le sue prime hypercar elettriche nel corso del lungo weekend del GP degli USA di 1 A Miami all’inizio di maggio. Parliamo addirittura di cinque modelli, il cui stile è stato curato da una griffe prestigiosa del design italiano, la GFG Style, fondata da Giorgetto e Fabrizio Giugiaro dopo l’uscita dall’Italdesign, mentre la parte di ingegnerizzazione, sviluppo e costruzione è opera della torinese LM Gianetti.
ATRAX: UN SUV PER COMINCIARE. La gamma della Laffite Automobili prevede differenti tipologie di carrozzeria, ad iniziare dalla Atrax, una suv estrema che poggia su enormi ruote “all terrain” (circa un metro di diametro), con portiere che si aprono a coltello e un ruota di scorta che occupa quasi tutta la zona posteriore. A questa versione iper specializzata e con suggestioni racing, si affianca la Atrax Stradale per un utilizzo appunto più “tranquillo”. Entrambe offrono un abitacolo decisamente avveniristico con schema di sedili 2+1, una plancia ad ala e un volante in stile F1, con innumerevoli funzioni integrate. Secondo i dati dichiarati, le Atrax dispongono di una potenza di 1150 CV per uno 0-100 km/h coperto in 3,8 secondi, una velocità massima di 240 km/h e un’autonomia che può arrivare fino a circa 450 km.
LA BARCHETTA CON DOPPIO PARABREZZA. All’Atrax si affianca la sportivissima Barchetta, nella quale spiccano i due posti completamente separati da una paratia e i due parabrezza molto avvolgenti che danno vita a una struttura molto simile all’ “halo” delle attuali F1. Fabrizio Giugiaro, a tal proposito, ricorda che questa soluzione non è una novità in casa Giugiaro, dal momento che il prototipo Aztec disegnato dal papà Giorgetto nel 1988 presentava una struttura di questo tipo. Alla Barchetta roadster si affianca la derivata Coupé, con parabrezza singolo e tettuccio in carbonio asportabile. Per questa vettura la Laffite Automobili promette una potenza di 578 CV, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e 390 km di autonomia.
UN’HYPERCAR CHIAMATA LM1. Infine troviamo la LM1, una vettura senza compromessi destinata alle corse, anche se omologabile per uso stradale. Le linee sono molto curate sotto il profilo aerodinamico: cupolino dalla forma a goccia, vistosa uscita d’aria sul cofano e alette sui parafanghi per convogliare i flussi in modo ottimale. La coda è dominata da un grande spoiler attivo, con un funzionamento simile al DRS delle F1. Lo schema propulsivo è lo stesso dell’Atrax, ma il peso contenuto in circa 1600 kg, secondo la Laffite Automobili, dovrebbe esaltare le prestazioni: lo 0-100 km/h si abbassa a 1,9 secondi e la velocità massima sale a 350 km/h, con un’autonomia stimata in 410 km. Nelle note della Laffite si legge inoltre che nella dotazione della LM1 è presente un simulatore di rumore per riprodurre il suono emesso dallo scarico di un’auto da corsa “convenzionale”.
POCHI ESEMPLARI E CARI. I piani della Laffite Automobili prevedono di realizzare 24/26 esemplari di ciascun modello, con uno prezzo che per l’Atrax (probabilmente la Laffitre più “economica”) dovrebbe partire da 1,6 milioni di dollari. Le consegne dovrebbero iniziare nell’inverno del 2024.