Lancia Thema, una storia di successo
La Lancia Thema, raccontata dai suoi creatori. Qualche giorno fa, in una conferenza organizzata da CAReGIVER (un gruppo di oltre 200 persone che hanno lavorato nella galassia Fiat nella seconda metà del secolo scorso) e ospitata dall’Heritage Hub di Stellantis, a Torino, a raccontare la storia di una delle berline più amate della casa torinese sono stati gli ingegneri, i tecnici e i collaudatori che l’hanno accompagnata dal foglio bianco alla strada. Beppe Perlo, Mauro Palitto, Paolo Massai, Bruno Cena, Luigi Filtri e Vincenzo Nervi. Ciascuno di loro ha ricordato il lavoro svolto sulla Lancia Thema, ricostruendo l’importanza di un modello che ha saputo lasciare il segno nella storia recente del marchio.
GRANTURISMO. Una parola che significa viaggiare al volante di un’automobile potente, confortevole, elegante, mai eccessiva. Come una Lancia. Uno stile che non ama esibire, ma predilige la discrezione. Una meccanica studiata per offrire prestazioni finalizzate alla sicurezza e al piacere di guida. Idee che non seguono le mode, ma semmai le anticipano, proponendo soluzioni inedite, talvolta controcorrente, capaci di precorrere i gusti dei consumatori e i tempi dell’evoluzione tecnica. Fedele alla sua tradizione, a cavallo tra gli anni ‘80 e ’90 la Lancia propone un modello che segna il ritorno dell’industria automobilistica italiana nel settore delle berline medio-grandi di prestigio: la Thema. L’auto è uno dei quattro frutti di un progetto congiunto nato sul pianale a trazione anteriore Tipo 4 e sviluppato insieme alla Saab per poi fare da base meccanica anche alle “cugine” Fiat Croma e Alfa Romeo 164.
FIRMATA GIUGIARO. Lo stile elegante e senza tempo della Lancia Thema si deve alla matita di Giorgetto Giugiaro, autore di un’altra Lancia degli anni ‘80 rimasta famosa, la Delta. Tre volumi e quattro porte, forme squadrate e “pulite”, un abitacolo spazioso e comodo e prestazioni di prim’ordine. Ma non solo, la Thema raffinata lo è anche sotto la “pelle”, grazie alle sospensioni a quattro ruote indipendenti, e con un Cx di appena 0,32 taglia l’aria come una vera sportiva.
È STATA UN SUCCESSO. Al pubblico piace, questa berlina silenziosa e signorile, che su strada, nonostante le dimensioni “importanti”, sfodera un piglio agile e brillante: il successo della Lancia Thema è immediato, nonostante debba vedersela con uno schieramento di tedesche molto agguerrite, dall’Audi 100 alla BMW Serie 5, senza dimenticare le Mercedes W123 e W124, nonché con due svedesi di valore assoluto come le Volvo 240 e 760. Se la Thema non va a ruba, poco ci manca, e la Lancia si vede costretta a incrementare i volumi produttivi. In totale, tra il 1984 e il 1994, dalle linee di montaggio ne sono uscite circa 360.000, un record tra le berline Lancia di grandi dimensioni.
CHE CHICCHE, LA SW E LA “FERRARI”. Nel 1986 la gamma della Lancia Thema si amplia con le versioni station wagon e 8.32, entrambe nate da collaborazioni con marchi prestigiosi. La prima, infatti, è realizzata con la Pininfarina, che sulla base meccanica della berlina ricava una giardinetta pratica e dalla linea elegante, proposta inizialmente solo con motori sovralimentati, il 2.0 turbo a benzina e il 2.5 turbodiesel. Nella realizzazione della Thema 8.32, invece, c’è lo zampino del Cavallino Rampante: è di origine Ferrari, infatti, il V8 con 280 CV e distribuzione a 32 valvole da cui deriva la sigla che contraddistingue questa versione ad alte prestazioni della berlina torinese. Il lussuoso abitacolo è foderato con radica e pelle, e all’esterno le differenze rispetto a una Thema normale consistono più che altro nel piccolo spoiler posteriore a scomparsa e nelle targhette di identificazione del modello sulla mascherina e sulla coda, calandra e cofano baule.
UN’AUTO DA RECORD. Se la Thema è un vero salotto, il merito è anche delle sue morbide sospensioni. A richiesta, per la prima volta nella storia della Lancia, si possono avere autolivellanti e persino a smorzamento controllato, ottenendo un comfort da auto di categoria superiore. Su alcune versioni della Thema, inoltre, viene adottata un’altra innovazione che è una prima mondiale: i cristalli del tipo “Solextra”, capaci di ridurre il riscaldamento dell’abitacolo derivante dai raggi del sole.