Lancia, il logo HF darà la scossa giusta?
Dopo due decadi di silenzio e assenza, la Lancia rispolvera il logo HF, simbolo leggendario della propria squadra corse. Tecnicamente questa è una buona notizia per gli appassionati… ammesso che l’iconico elefantino non venga utilizzato in maniera impropria. Perché siamo onesti, il rischio c’è.
NEL NOME DI GIANNI. Nel 1951 Gianni Lancia – figlio del fondatore del marchio – crea la Scuderia Lancia, che nel 1963 diventerà la HF Squadra Corse Lancia; la sigla deriva dal Club Hi-Fi, fondato da alcuni appassionati tre anni prima, e significa “High Fidelity”, ossia “alta fedeltà” in inglese. Il logo prescelto, un elefantino rosso, risale ancora agli anni ’50, voluto da Gianni come portafortuna per uno specifico motivo: quando l’enorme pachiderma si lancia in corsa… nulla lo può più fermare.
NON METTETEVI SULLA SUA STRADA. L’elefantino, effettivamente, è inarrestabile per decenni. Fulvia HF, Stratos, 037, Delta S4, LC2, Delta Integrale: la casa torinese, a cavallo tra gli anni ’60 e ’90 ha sfornato una macchina da guerra dietro l’altra, conquistando innumerevoli titoli mondiali e vincendo decine e decine di gare, sia nei rally sia in pista. Il logo HF diventa qualcosa che mette soggezione, fin quando non cade in disuso e in listino non resta altro che la Y, graziosa city car che però, con le corse, ha ben poco a che fare. Le cose potrebbero cambiare, ma prendiamola larga. Di recente la Lancia ha svelato la nuova Ypsilon, basata sulla meccanica delle “cugine” Opel Corsa e Peugeot 208 ma dallo stile tutto nuovo; per ora c’è solo una costosissima versione elettrica, ma è in rampa di lancio un 1.2 tre cilindri turbo da 136 CV.
L’ELEFANTINO PRENDE LA SCOSSA. Non siamo ancora in territorio hot hatch, e a ciò dovrebbe pensarci la versione HF, che… sarà elettrica. Il cuore della Ypsilon ad alte prestazioni è quello della Abarth 600e e consiste in un motore a corrente da 240 CV. Il resto lo farà una carrozzeria più aggressiva e un sistema di torque vectoring a fare le veci di un differenziale autobloccante. In tutto ciò, pur senza la magia di un motore a cilindri e pistoni, la casa ha annunciato prestazioni entusiasmanti, con uno “0-100” in 5,8 secondi. Probabilmente, l’elefantino “a pila” sarà un po’ troppo pesante, e difficilmente nel cuore degli appassionati si conquisterà un posto accanto alle nobili antenate, ma comunque la speranza è l’ultima a morire, e chissà che la nuova Ypsilon HF non sia davvero un punto di partenza per un ritorno della casa alle corse, cosa che, peraltro, il ceo Luca Napolitano non ha affatto escluso a priori.
UNO SPORCO E POLVEROSO FUTURO? FORSE, CHISSÀ… Il lancio della versione HF della Ypsilon è stata l’occasione per ridisegnare lo storico logo. Che, per fortuna, o meglio, per lungimiranza dei designer, non è stato stravolto: i colori restano il nero, bianco e rosso di una volta, mentre lo stile è più “fresco”, con l’elefantino che sembra scattare tra le due lettere. Non vogliamo cedere a facili illusioni, ma Napolitano, a margine del debutto del film “Race for Glory”, centrato sull’acerrima rivalità tra la Lancia e l’Audi nel Mondiale rally 1983, se ne è uscito sibillino con un: “Un ritorno nei Rally? Ci stiamo lavorando”. A puro titolo informativo, le vetture Rally 1 del campionato WRC (seppur ibride) vanno a benzina, e forse sarà così fino al 2026. Beh, inutile dire che una Ypsilon turbo da 400 CV di traverso nei boschi ci stuzzica, e anche parecchio. Perciò dita incrociate, e staremo a vedere…